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Tutto sui ciccioli, cosa sono e come si preparano

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

ciccioli
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.5/5 (6 Recensioni)

Ciccioli di maiale: la ricetta tradizionale e come prepararli

Se ami i sapori autentici della tradizione contadina italiana, i ciccioli di maiale rappresentano una chicca imperdibile: croccanti, saporiti e carichi di storia, sono un esempio virtuoso di cucina povera e di recupero. Nati durante la lavorazione del maiale per produrre lo strutto, questi piccoli bocconi raccontano la genialità delle famiglie rurali nell’utilizzare ogni parte dell’animale. Gustati da soli, magari con del pane rustico appena sfornato, oppure inseriti in ricette creative, i ciccioli portano in tavola un gusto deciso che conquista ancora oggi, anche nelle versioni moderne e gourmet.

Preparare i ciccioli fatti in casa richiede pazienza, ma è una vera soddisfazione: si usa il grasso del maiale, tagliato a cubetti e cotto lentamente fino a diventare dorato e friabile. Questo alimento tradizionale è perfetto sia come antipasto rustico, sia per impreziosire torte salate, pizze o fragranti focacce. E se cerchi altre idee per antipasti dal carattere unico, scopri anche la selezione di antipasti del nostro sito.

Curiosità: I ciccioli di maiale sono il simbolo di come la cucina tradizionale italiana riesca a trasformare ingredienti semplici e umili in autentiche prelibatezze da condividere. Vengono chiamati anche “le patatine del contadino” per la loro irresistibile croccantezza!

Oggi i ciccioli vengono rivisitati anche per piatti gourmet o proposti in abbinamento a formaggi tipici e conserve; sono amati dagli chef che vogliono portare sulle tavole un tocco di rusticità. Oltre a essere un comfort food per i nostalgici, rappresentano una scelta perfetta per chi ama i sapori intensi e genuini. Per altre ispirazioni golose, esplora anche la nostra raccolta di secondi piatti!

Ricetta ciccioli di maiale

Preparazione ciccioli di maiale

Come fare i ciccioli di maiale? Tagliate a cubetti una fetta di lardo da 300 g circa e metteteli in una padella antiaderente e lasciate cuocere a fiamma bassa mescolando continuamente con un cucchiaio per circa due ore. Se si asciugassero troppo aggiungete un goccio d’acqua.

Scolate e adagiate su della carta assorbente da cucina. Una volta intiepiditi passateli iin uno schiacciapatate. Non buttate il liquido di cottura. Filtrate e conservate in un vasetto. Una volta raffreddato avrete lo strutto e potrete utilizzarlo per cucinare. Servite con un pizzico di sale o con delle spezie. Quando si saranno completamente raffreddati.

Ingredienti ciccioli di maiale

  • 300 gr di lardo
  • un pizzico di sale
  • q.b. macinato al momento
  • q.b. spezie a piacere

Cosa sono i ciccioli o cicoli di maiale

I ciccioli di maiale (detti anche cicoli o cicciole in varie regioni) sono bocconcini ottenuti dalla lenta cottura del grasso e delle parti cartilaginee e carnose residue dalla lavorazione del maiale. Una volta tagliati a pezzetti, vengono bolliti a fuoco lento: durante la cottura si separa la parte solida — che diventa croccante e dorata — dal grasso liquido, il famoso strutto. I ciccioli vengono poi insaporiti a piacere con chiodi di garofano, cannella, pepe, noce moscata o altre spezie secondo la zona e la tradizione familiare. In alcune aree d’Italia si usano varianti senza sale, in altre invece si preferisce una speziatura più marcata.

La preparazione base è pressoché identica in tutte le regioni, con infinite piccole varianti locali che rendono ogni territorio unico. Quella che a prima vista può sembrare una semplice lavorazione del grasso, in realtà è un vero e proprio rito che si tramanda di generazione in generazione, simbolo del rispetto per la terra e della cultura contadina. Non a caso, i ciccioli sono storicamente legati alla stagione fredda, quando avveniva la macellazione del maiale e la preparazione delle conserve per affrontare l’inverno.

Tradizionalmente, i ciccioli freschi venivano preparati nei mesi tra dicembre e febbraio, quando le temperature basse favorivano una corretta maturazione delle carni. Ancora oggi, molti produttori artigianali rispettano questa stagionalità, garantendo così una qualità superiore e un sapore inconfondibile. La differenza tra ciccioli pressati e ciccioli secchi sta nel metodo di estrazione dello strutto: i primi vengono compressi meccanicamente per eliminare il grasso in eccesso, risultando più asciutti e friabili, mentre i secondi mantengono una consistenza più morbida e oleosa.

Nomi regionali dei ciccioli

In Italia i ciccioli cambiano nome a seconda del territorio, testimonianza della ricchezza dialettale e gastronomica del nostro Paese. Ecco alcuni esempi delle denominazioni più diffuse:

  • Ciccioli o friccioli in Toscana
  • Grasëtte in Piemonte
  • Graséi a Piacenza
  • Grasó o grasól nel Reggiano
  • Grasooli a Modena, zona dei famosi ciccioli modenesi
  • Grasul in Romagna, dove si preparano i rinomati ciccioli romagnoli
  • Grasó o cicioli a Ferrara, zona dei ciccioli bolognesi
  • Grasselli, sgrisci nelle Marche
  • Gratón nel Novarese, Vercellese, Pavese
  • Gratòon a Cremona
  • Gréppole a Mantova e Brescia, i tipici ciccioli mantovani
  • Cicines o fricis in Friuli
  • Sfrizzoli nel centro Italia
  • Cìguele in Molise
  • Lardinzi, siccioli, cicoli, frittole, sprittoli, scittole in Campania, dove sono famosi i cicoli campani
  • Scarafuagli, curcuci, risimoglie, frisulimiti o sprinzuli in Calabria
  • Frittula, ziringuri in Sicilia
  • Gherda, gerde, jelda o gigiole in Sardegna
  • Sisoli o zizoli a Vicenza
  • Sfritti o ciccioli in Basilicata
Lo sapevi che… Il detto popolare “del maiale non si butta via niente” trova nei ciccioli la sua massima espressione. Persino quello che sembra uno scarto della lavorazione diventa un alimento prelibato e nutriente, simbolo dell’ingegno contadino.

Come si fanno i ciccioli di maiale

La preparazione dei ciccioli di maiale è un processo lento e affascinante che richiede attenzione e pazienza. Si parte dal grasso del maiale, preferibilmente quello della pancia o della schiena, che viene tagliato a cubetti di circa 2-3 cm. I pezzetti vengono poi messi in una pentola capiente, meglio se di rame come da tradizione, e cotti a fuoco molto basso con pochissima acqua. Durante la cottura, che può durare anche diverse ore, il grasso si scioglie liberando lo strutto liquido, mentre la parte solida diventa sempre più croccante e dorata.

È fondamentale mescolare frequentemente per evitare che i ciccioli si attacchino al fondo e brucino. Man mano che la cottura procede, il liquido evapora e i ciccioli assumono un colore ambrato caratteristico. Quando sono pronti, vengono scolati dallo strutto con una schiumarola e lasciati asciugare su carta assorbente. A questo punto si possono insaporire con sale, pepe nero, chiodi di garofano macinati, cannella o noce moscata, a seconda della tradizione locale e dei gusti personali.

Alcuni aggiungono anche piccoli pezzetti di carne magra per rendere i ciccioli ancora più saporiti e meno grassi. Una volta raffreddati, possono essere consumati immediatamente oppure conservati seguendo le indicazioni che troverai più avanti. Per approfondire tecniche e segreti della preparazione tradizionale, scopri di più qui sulle modalità di cottura regionali.

ciccioli di maialeI ciccioli in cucina e come si mangiano

Qual è il ruolo dei cicoli di maiale nella cucina italiana? Originariamente erano un alimento energetico per i lavoratori dei campi e delle zone montane, capaci di fornire il “carburante” necessario per le giornate più dure e fredde. Oggi sono apprezzati tanto in purezza — accompagnati da pane casereccio o polenta calda — quanto come ingrediente “segreto” in tante preparazioni. I ciccioli di maiale compaiono spesso sbriciolati in zuppe, minestre, risotti, torte salate e pane, come nel celebre “pane con i cicoli” della tradizione irpina campana.

Sono anche eccellenti sulla pizza coi ciccioli di maiale o impastati nelle focacce per dare un gusto unico e avvolgente. In alcune regioni si usa anche abbinarli a verdure amare come il radicchio o la cicoria, per bilanciare la grassezza con note più fresche. Alcuni utilizzano i ciccioli di oca, per una nota diversa e più delicata, oppure sperimentano versioni con spezie esotiche per una rivisitazione moderna. L’uso in cucina è davvero versatile: dalle insalate rustiche ai primi piatti, dalle torte salate agli antipasti creativi.

Dal punto di vista nutrizionale, i ciccioli non sono solo una fonte di grassi, ma possiedono anche una parte significativa di proteine: in 100 grammi troviamo circa 50 g di grassi, 45 g di proteine, oltre a sali minerali come ferro, calcio e magnesio, e vitamine del gruppo B. Nonostante la loro fama di “cibo grasso”, hanno dunque anche un valore proteico importante che li rende un alimento completo, anche se da consumare con moderazione per l’alto contenuto calorico.

Consiglio della nonna: Per rendere i ciccioli croccanti ancora più friabili e leggeri, dopo la cottura ripassateli qualche minuto in forno caldo a 180°C. Si asciugheranno perfettamente e saranno irresistibili!

Ricette regionali con i ciccioli

La tradizione culinaria regionale offre moltissimi spunti creativi per utilizzare i ciccioli in ricette tipiche e gustose. Ogni zona d’Italia ha sviluppato nel tempo preparazioni uniche che valorizzano questo ingrediente umile ma saporito. Dai pani rustici alle torte salate, dalle insalate ai primi piatti, le ricette con ciccioli sono un patrimonio da riscoprire e tramandare.

In Toscana è famosa la ciaccia coi ciccioli, un pane rustico preparato con ciccioli nell’impasto, farina, pancetta di maiale e sale, ideale per merende contadine o antipasti golosi. In Lombardia, soprattutto nella zona di Brescia e Mantova, si preparano le greppole, deliziose sfogliette croccanti ricavate dalla lavorazione del grasso e delle parti magre del maiale, spesso servite come snack con la polenta. In Calabria i ciccioli di maiale fritti vengono saltati con uova sbattute, scaglie di peperone secco e aromi per un secondo piatto semplice e saporito.

In Campania, nella tradizione irpina, il celebre pane con i cicoli è un must delle feste locali e delle colazioni rustiche. In Sardegna si prepara la fregola sarda con ciccioli, unione di fregola (pasta tipica sarda) con ciccioli sbriciolati, per un piatto rustico e saporito. In Umbria sono famose le cresciole di ciccioli, frittelle salate dove i ciccioli sono protagonisti, mescolati a farina, acqua e olio d’oliva. Molte altre regioni hanno le loro varianti: dalla ricetta ciccioli di maiale modenese alle versioni romagnole e bolognesi, ogni territorio custodisce segreti e tradizioni da scoprire.

Conservazione e tempi di maturazione dei ciccioli

Una domanda frequente riguarda come conservare i ciccioli di maiale per mantenerne intatte le proprietà organolettiche. I ciccioli si conservano bene in frigorifero, dentro contenitori a chiusura ermetica e preferibilmente leggermente salati per prolungarne la durata. In questo modo possono durare circa un mese senza problemi. Per periodi più lunghi, è possibile anche congelarli senza rischio che il grasso diventi rancido: basta raffreddarli bene e inserirli in contenitori adatti o sacchetti per freezer. In congelatore si mantengono diversi mesi senza perdere croccantezza.

Il sottovuoto è un’altra opzione ideale per conservarli per alcune settimane a temperatura ambiente, purché in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e umidità. Tradizionalmente, la lavorazione del maiale (e dunque la produzione dei ciccioli) avviene tra dicembre e febbraio, quando le temperature basse favoriscono una corretta maturazione delle carni e dei prodotti derivati. I ciccioli non necessitano di stagionatura lunga come i salumi: una volta raffreddati possono essere consumati subito, oppure conservati secondo i metodi descritti.

È importante ricordare che i ciccioli sono molto calorici e ricchi di grassi saturi, quindi andrebbero consumati con moderazione all’interno di una dieta equilibrata. Tuttavia, forniscono anche proteine di buona qualità, ferro, calcio e vitamine del gruppo B, rendendoli un alimento completo se consumato nelle giuste quantità. La tradizione contadina insegna che ogni alimento ha il suo posto e il suo momento, e i ciccioli sono perfetti per le occasioni conviviali e le giornate fredde, quando il corpo ha bisogno di energia e calore.

FAQ sui ciccioli di maiale

Come si conservano i ciccioli di maiale?

I ciccioli si conservano bene in frigorifero per circa un mese, dentro contenitori ermetici e leggermente salati. Per periodi più lunghi, si possono congelare senza problemi per diversi mesi. Il sottovuoto permette di conservarli anche a temperatura ambiente in luogo fresco e asciutto per alcune settimane.

Si possono congelare i ciccioli?

Sì, i ciccioli si possono congelare tranquillamente. Basta raffreddarli bene e inserirli in contenitori adatti o sacchetti per freezer. In congelatore si mantengono per diversi mesi senza perdere croccantezza né sapore.

Quali sono i tempi di maturazione e la stagione ideale?

Tradizionalmente la lavorazione del maiale avviene tra dicembre e febbraio, quando le temperature basse favoriscono una corretta maturazione. I ciccioli non necessitano di stagionatura lunga: una volta raffreddati possono essere consumati subito oppure conservati.

I ciccioli di maiale fanno male?

I ciccioli sono molto calorici e ricchi di grassi saturi, quindi vanno consumati con moderazione. Tuttavia, forniscono anche proteine, ferro, calcio e vitamine del gruppo B, rendendoli un alimento completo se assunti nelle giuste quantità all’interno di una dieta equilibrata.

Come si mangiano i ciccioli di maiale?

I ciccioli si possono gustare da soli, accompagnati da pane rustico o polenta, oppure usati come ingrediente per arricchire pizze, focacce, torte salate, zuppe, minestre, risotti e insalate. Sono perfetti anche sbriciolati sui primi piatti per dare un tocco croccante e saporito.

Quali sono le varianti regionali più famose?

Tra le varianti più celebri ci sono i ciccioli romagnoli e modenesi in Emilia-Romagna, i cicoli campani in Campania, i ciccioli mantovani (greppole) in Lombardia, i ciccioli toscani (friccioli), i ciccioli bolognesi e tante altre denominazioni locali, ognuna con piccole peculiarità di preparazione e speziatura.

Cosa sono i ciccioli pressati e i ciccioli secchi?

I ciccioli pressati vengono compressi meccanicamente per eliminare il grasso in eccesso, risultando più asciutti e friabili. I ciccioli secchi mantengono invece una consistenza più morbida e oleosa, conservando maggiore quantità di strutto.

Si possono fare i ciccioli senza maiale?

Sì, esistono varianti preparate con altri animali, come i ciccioli di oca, che offrono un sapore più delicato. Alcune tradizioni locali utilizzano anche grasso di anatra o di altri volatili, seguendo procedimenti simili a quelli del maiale.

Idee per antipasti ne abbiamo? Certo che si!

4.5/5 (6 Recensioni)
Riproduzione riservata

4 commenti su “Tutto sui ciccioli, cosa sono e come si preparano

  • Gio 11 Gen 2024 | gabriele ha detto:

    chiedo se i ciccioli del supermercato vanno sgrassati grazie

    • Dom 14 Gen 2024 | Tiziana Colombo ha detto:

      Gabriele so che quelli del supermercato sono già sgrassati. Ma chiedo al commesso del banco per sicurezza

  • Sab 26 Lug 2025 | Antonella ha detto:

    Per favore mi dai la ricetta della crescia con i ciccioli?

    • Lun 4 Ago 2025 | Colombo Tiziana ha detto:

      Ciao, ti lascio la ricetta che mi ha dato la mia amica Laura

      Ingredienti (per 2 crescie grandi)
      500 g farina 0
      15 g lievito di birra fresco (oppure 5 g secco)
      250 ml acqua tiepida
      50 g strutto (oppure olio evo, ma non è tradizionale)
      200 g ciccioli ben scolati e sminuzzati
      10 g sale
      1 cucchiaino di zucchero
      Pepe nero q.b. (facoltativo)

      Procedimento
      Attiva il lievito
      Sciogli il lievito e lo zucchero in un po’ di acqua tiepida. Lascia riposare 10 minuti finché inizia a fare schiuma.

      Impasto
      In una ciotola grande (o in planetaria), metti la farina, il lievito attivato, l’acqua restante e inizia a impastare. Aggiungi lo strutto (oppure olio), il sale e, se vuoi, una macinata di pepe.

      Incorpora i ciccioli
      Quando l’impasto è elastico e omogeneo, aggiungi i ciccioli tritati. Impasta ancora qualche minuto per distribuirli bene.

      Prima lievitazione
      Copri e lascia lievitare in luogo tiepido per circa 2 ore, fino al raddoppio.

      Forma le crescie
      Dividi l’impasto in due, forma due dischi o filoni alti circa 2 cm. Adagiali su teglie con carta forno.

      Seconda lievitazione
      Fai riposare un’altra ora coperti da un canovaccio.

      Cottura
      Cuoci in forno statico a 200°C per 30-35 minuti, finché la superficie è dorata e croccante.

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