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Madeleine nipponiche al te matcha, una variante orientale

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Madeleine nipponiche al te matcha

Madeleine nipponiche al tè matcha, una gustosa variante delle classiche madeleine

La madeleine nipponiche al tè matcha, proprio come suggerisce il nome, sono una versione orientale delle normali madeleine. L’aggettivo “nipponiche” deriva dalla scelta degli ingredienti, che oltre a seguire il binario della ricerca dell’esotico, esprime una rara idea di equilibrio sia dal punto di vista estetico che gustativo. Il riferimento è, in particolare, al ruolo preponderante giocato dal  matcha che, lungi dal limitarsi alla mera decorazione, contribuisce a rendere l’impasto davvero speciale. Del matcha parlerò approfonditamente nel prossimo paragrafo.

Un’altra caratteristica di queste madeleine nipponiche è l’accessibilità, ovvero la possibilità di essere consumate anche da chi soffre di disturbi legati alla metabolizzazione del glutine. Da segnalare, poi, la presenza del riso (olio e farina di riso), che da un lato persegue il già citato obiettivo dell’accessibilità, dall’altro contribuisce a donare un gusto particolare a queste madeleine. Il tutto in una prospettiva che potremmo definire quasi creativa, e che assegna alla preparazione un carattere marcatamente nipponico.

I vantaggi e i benefici del matcha

Il matcha è un che, nella sua variante più pura, viene prodotto solo in Giappone. Sono le particolare condizioni climatiche del paese del Sol Levante, nonché un processo di produzione certosino e assai particolare, a rendere il tè matcha così unico. Per esempio, le foglie vengono fatte riposare all’ombra e lungamente, in modo da aumentare il contenuto di clorofilla, favorire l’aumento di sostanze nutritive-terapeutiche e garantire al prodotto finale il caratteristico colore verde brillante.

Madeleine nipponiche al te matcha

Il matcha ha un sapore delicato e gradevole, che si sposa sia con le produzioni dolciarie che con quelle salate. Stupiscono, però, le tantissime proprietà nutrizionali, le quali sfociano nel terapeutico. Il merito va innanzitutto agli antiossidanti, presenti in quantità elevatissime e tali da contribuire alla prevenzione del cancro. Tra le proprietà del matcha si segnalano le funzioni depurative, di rafforzamento del sistema immunitario (grazie soprattutto all’abbondante concentrazione di vitamina A, C e di calcio), di contenimento dell’acidità gastrica. E’ inoltre appurato che il matcha migliori la sensibilità dell’organismo all’insulina, a tal punto da contribuire alla prevenzione del diabete di tipo 2.

Nonostante sia considerato il tè giapponese per eccellenza, l’origine di questa tradizione è in realtà cinese. All’epoca della dinastia Song (960 – 1279) si usava conservare le foglie di tè lavorate in “torte”, per poi sbriciolarle nell’acqua calda e favorirne lo scioglimento con l’originale frustino per il tè matcha. La tradizione dice che nel 1200 d.C. fu poi portato in Giappone da un monaco buddhista che visitò la Cina in quel periodo.

Perché utilizziamo la farina di riso integrale

Le madeleine nipponiche non solo tali solo in virtù del matcha, ma anche per la presenza del riso, sia sotto forma di olio che di farina. Nello specifico, si parla di riso integrale, che commuta le caratteristiche della variante bianca ma presenta anche elementi propri. La farina di riso integrale, come quella bianca del resto, non contiene glutine. Ciò significa che le madeleine possono essere consumate anche da chi manifesta intolleranza a questa sostanza a da chi soffre di celiachia. La farina di riso integrale, però, non va pensata come un mero sostituto della farina di grano, anche perché è dotata di una personalità organolettica spiccata.

La farina di riso integrale si caratterizza inoltre per l’elevato contenuto di fibre, che supera spesso il 5% e si pone al di sopra della stragrande maggioranza delle farine (sicuramente è superiore alla farina di riso bianco). L’apporto calorico è medio, in linea con gli alimenti a base di carboidrati. Questo ingrediente, tuttavia, può vantare anche una discreta concentrazione di proteine, nonché di un indice glicemico estremamente basso. Dettaglio, questo, che sicuramente farà piacere a chi sostiene diete dimagranti o deve tenere sotto controllo la glicemia.

Ecco la ricetta delle madeleine nipponiche al matcha

Ingredienti per 30 pezzi:

  • 130 gr di uova intere;
  • 10 gr. di matcha;
  • 80 gr. di latte di riso;
  • 90 gr. di zucchero bianco di canna;
  • 60 gr. di olio di riso;
  • 30 gr. di burro di cacao;
  • 160 gr. di farina di riso integrale;
  • 3 gr. di sale;
  • 3 gr. di lievito per dolci;
  • 10 gr. di matcha.

Preparazione:

Per la preparazione delle madeleine nipponiche al matcha reperite uno stampo per madeleine. In giro ne trovate in metallo e in silicone. Io vi consiglio la variante in metallo in quanto conduce meglio il calore e garantisce una cottura uniforme ed una migliore scanalatura. Sciogliete il burro a bagnomaria o al microonde, poi unitelo con l’olio di riso e le uova intere. Aiutandovi con una frusta mescolate con forza ma senza montare il composto. Dopo aver setacciato il lievito nella farina aggiungete anche gli altri ingredienti rimanenti, con gradualità e senza smettere di mescolare.

Fate riposare il composto nel frigorifero per circa un’ora. Successivamente versatelo in una sac a poche e riempite lo stampo avendo cura di lasciare qualche millimetro dal bordo. Dopo aver preriscaldato il forno a 180 gradi, cuocete le madeleine. Dopo dieci minuti dovrebbero essere pronte, ma prima di estrarle verificate che la superficie sia asciutta e gonfia. Una volta pronte, estraete le madeleine e sformatele immediatamente per evitare che si attacchino allo stampo. Spolverate infine con la polvere di matcha e servite.

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