
Dal Giappone: il miso e le sue straordinarie proprietà

Le caratteristiche peculiari dell’udon in brodo di miso
Gli udon in brodo di miso sono una pietanza tradizionale giapponese, una pasto che incarna alla perfezione i principi di questa cucina a volte davvero diversa dalla nostra. La cucina giapponese è, infatti, molto più leggera e dai sapori interessanti ma tenui, con una maggiore preponderanza di brodi e liquidi. Gli udon in brodo di miso possono essere considerati alla stregua delle nostre minestre, sebbene si segnali una minore densità di ingredienti. Per quanto diversa, rispetto a quanto siamo abituati, questa ricetta può essere apprezzata da tutti i palati.
Tuttavia c’è qualche punto in comune con le minestre nostrane. Gli udon, infatti, non sono altro che un tipo di pasta. Possono essere paragonati ai nostri bucatini, anche se non sono cavi e sono addirittura più spessi. Gli udon sono anche mediamente più lunghi, morbidi ed elastici. Per il resto, anche in termini di ingredienti, sono semplicemente pasta. La ricetta tradizionale degli udon prevede l’uso della farina di grano tenero, ma nessuno vi vieta di utilizzare udon gluten-free (per quanto siano abbastanza difficili da reperire in Italia). Ad ogni modo, gli udon vengono cotti come la nostra pasta, sebbene vengano commercializzate varianti precote e disidratate (in questo è sufficiente aggiungere l’acqua bollente e lasciar riposare il prodotto per qualche minuto).
Ricetta udon in brodo di miso
Preparazione udon in brodo di miso
Per la preparazione degli udon in brodo di miso iniziate pulendo e sbucciando la cipolla, la carota e il sedano, poi tagliateli a pezzi piccoli. Rimuovete la buccia dallo zenzero e ricavatene delle fette sottili. Ora riempite una pentola con dell’acqua e versateci le verdure e le fette di zenzero. Accendete il fuoco e fate bollire, regolate di sale ed aggiungete la salsa di soia, poi abbassate la fiamma e fate cuocere per mezz’ora.
Nel frattempo versate il miso in una ciotola. Schiacciatelo con un cucchiaio e aggiungeteci un paio di mestoli di brodo bollente in modo da farlo sciogliere. Una volta che è ben sciolto, versate il miso nella pentola contenente le verdure e continuate a cuocere a fiamma bassa. Poi pulite per bene i funghi, tagliateli e versateli nella pentola. Fate cuocere il tutto per altri dieci minuti e poi inserite gli udon. Continuate a cuocere per il tempo indicato nella confezione degli udon. Infine servite il piatto caldo con il brodo.
Ingredienti udon in brodo di miso
- 500 gr. di udon di riso
- 100 gr. di miso
- mix verdure (cipolla; sedano; carota)
- 120 gr. di funghi shiitake
- 1 pezzettino di zenzero fresco
- un pizzico di sale
- q. b. di salsa di soia.
Miso fermentato, sapore umami dal Giappone alla tua cucina
Il miso fermentato è uno degli ingredienti simbolo della cucina giapponese, ma sta conquistando anche le tavole europee grazie al suo sapore intenso e alla sua versatilità. Ottenuto dalla fermentazione di soia con sale e un fungo chiamato koji, il miso regala un profilo gustativo profondo, ricco di umami, perfetto per zuppe, marinate, condimenti e salse. Ne bastano pochi grammi per trasformare un piatto semplice in qualcosa di speciale.
Esistono diverse varietà di miso: quello bianco (shiro), più dolce e delicato, quello rosso (aka), dal gusto deciso e salato, e quello integrale (genmai), ottenuto con riso integrale. Ognuno ha caratteristiche diverse, tempi di fermentazione variabili e applicazioni culinarie specifiche. Il miso fermentato è anche naturalmente privo di lattosio e, se realizzato senza frumento, può essere una valida opzione per i celiaci.
Dal punto di vista nutrizionale, il miso è una vera miniera di benefici: contiene probiotici naturali, vitamine del gruppo B, sali minerali e aminoacidi essenziali. Se usato con moderazione, diventa un alleato anche per l’apparato digerente, grazie all’azione dei microrganismi vivi derivanti dalla fermentazione. Ovviamente, è bene scegliere un miso non pastorizzato se si vogliono sfruttare appieno le sue proprietà.
In cucina puoi abbinarlo con verdure al vapore, tofu, riso, ma anche provarlo in chiave creativa: una crema di zucca con un cucchiaino di miso diventa più profonda e avvolgente, oppure puoi usarlo per insaporire una maionese vegana fatta in casa. Il miso fermentato è l’esempio perfetto di come un ingrediente antico possa diventare attualissimo, anche in una dieta moderna, sana e attenta alle intolleranze.
Uno “spazzino” perfetto per il nostro organismo
Una delle proprietà essenziali del miso che, come vedremo, ne ha davvero molte, è la capacità di purificare il nostro organismo. Proprio come uno “spazzino”, il miso tramite i fermenti e agisce nel corpo umano liberando il tratto intestinale dalle scorie; aiuta inoltre a liberarsi dal colesterolo e dai problemi di ipertensione.
Mangiare miso è uno dei “segreti” di lunga vita e buona salute dei giapponesi, un trucchetto che non dovrebbe mai mancare neanche sulle nostre tavole. Un elisir di giovinezza, potremmo dire, che sembrerebbe avere importanti proprietà anti-tumorali, soprattutto per i casi di tumore al seno dei quali sembrerebbe evitare recidive ed insorgenze.
Pur agendo come una spezia (quindi se ne impiega poco), il miso è un condimento. Il suo apporto calorico è medio, e si aggira sulle 200 kcal per 100 grammi. E’ ricco sia di proteine che di carboidrati, caratteristica sui generis per un ingrediente che viene impiegato come condimento o, addirittura, come spezia. Il miso è anche ricco di vitamine del gruppo B, di vitamina K (abbondantissima), potassio, calcio, ferro, fosforo e magnesio. E’ anche carico di sodio, ragione per cui va utilizzato in sostituzione del sale, e comunque in modo moderato, soprattutto se si soffre di ipertensione.
Il miso come regolatore della dieta
Il miso è un alimento che può essere utilizzato come insaporitore in diversi piatti e zuppe. Mangiando miso è possibile assumere un alimento fermentato, arricchito da enzimi, proteine vegetali, amminoacidi essenziali e vitamine. La ricchezza dei nutrienti del miso è talmente ampia da poterlo considerare un vero e proprio integratore alimentale, soprattutto per quei soggetti che – per vario motivo – non hanno nella propria alimentazione il consumo di carne.
Un accorgimento utile, relativamente al consumo è quello di porlo nelle pietanze solamente a fine cottura. Un processo di cottura troppo lungo, infatti, potrebbe compromettere la vitalità degli enzimi e quindi variare le proprietà del miso.
Le peculiarità dei funghi shiitake e il loro potere antiossidante
I funghi Shiitake, disponibili in commercio soprattutto secchi (si trovano nei negozi di prodotti naturali), possono essere utilizzati per insaporire zuppe di diverso tipo e vanno inizialmente ammorbiditi in due dita d’acqua.
Parlare dei loro benefici per la salute vuol dire aprire un capitolo molto ampio e iniziare a ricordare l’influenza positiva che ha la loro assunzione in caso di ritenzione idrica dovuta a cattiva alimentazione.
Ci sono alcune regole alimentari che vengono ripetute spesso ma che, purtroppo, finiscono per essere messe in secondo piano da chi magari non fa sufficiente attenzione.
Una di queste riguarda la necessità di consumare con moderazione il sale, che non aiuta la salute in quanto favorisce la ritenzione idrica, una delle principali colpevoli dell’aumento di peso e dell’insorgenza di cellulite.
Grazie ai funghi Shiitake è possibile porre rimedio a tutto questo e ovviare agli eccessivi ristagni linfatici dovuti al consumo eccessivo di sale anche attraverso insaccati.
Validi alleati della salute per l’influenza positiva legata al contrasto del colesterolo cattivo, sono amici del cuore grazie alla presenza di un amminoacido noto con il nome di eritadenina (la sua presenza aiuta a prevenire la formazione di placche sulle arterie).
Funghi shiitake, un alleato naturale contro tumori e infiammazioni
I funghi shiitake sono tra i doni più sorprendenti che la natura ci offre. Oltre a essere gustosi e versatili in cucina, vantano proprietà davvero straordinarie. Tra queste spicca l’azione antitumorale, dovuta alla presenza del lentinano, un polisaccaride in grado di contrastare la formazione di neoplasie a livello gastrico ed epatico. Questo composto naturale ha dimostrato, in diversi studi scientifici, la capacità di rallentare o addirittura invertire la crescita delle cellule tumorali in cavie da laboratorio.
Ma non è tutto. I funghi shiitake si rivelano preziosi anche per chi soffre di disturbi digestivi, aiutando a ridurre l’acidità di stomaco e prevenendo la formazione di calcoli biliari. Sono un potente antivirale e antimicrobico naturale, e riescono anche a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. Questo li rende particolarmente indicati per chi vuole tenere sotto controllo il peso o ha problemi di glicemia. In poche parole: piccoli, ma potentissimi.
Dal punto di vista nutrizionale, sono tra i funghi più completi: ricchi di carboidrati e proteine, ma anche di vitamine del gruppo B, vitamina D, selenio, zinco e rame. Il loro valore come integratori naturali è altissimo, specialmente per chi segue una dieta povera di prodotti animali o è intollerante al lattosio e al glutine. Gli shiitake, inoltre, svolgono una funzione protettiva sull’apparato cardiocircolatorio, contribuendo ad abbassare il colesterolo cattivo e contrastare l’aterosclerosi.
Nella nostra cucina li abbiamo usati in un brodo di miso, un piatto semplice e funzionale. I funghi shiitake vengono cotti brevemente nel brodo e aggiunti quasi a fine cottura, così da preservarne le proprietà e il gusto. Se non li hai mai provati, è il momento giusto per lasciarti conquistare da questo ingrediente orientale che fa bene al corpo e incanta il palato.
Ricette orientali ne abbiamo? Certo che si!
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