Olio di oliva aromatizzato, i segreti per prepararlo
Fate attenzione alla materia prima
L’olio di oliva aromatizzato è una soluzione per valorizzare uno degli ingredienti più importanti della dieta mediterranea. In Italia e in tutto il Mediterraneo, l’olio di oliva, soprattutto quello extra vergine, viene utilizzato per condire o per cucinare una grande quantità di piatti, tradizionali e non. L’olio d’oliva migliore, ovvero il vergine, si ricava pressando a freddo i frutti freschi e maturi. In questo caso acquisirà un colore giallo pallido o verdastro, e assumerà un aroma molto delicato. Oli meno buoni si ricavano invece da una seconda compressione fatta a caldo, mentre gli oli più scadenti vengono ricavati da olive di bassa qualità il cui olio viene poi deodorato. Non di rado, queste varianti (da evitare) sono realizzate con il residuo della spremitura trattato chimicamente.
Secondo gli esperti la qualità dell’olio dipende dall’altitudine e dalla posizione in cui cresce l’olivo, nonché dall’annata, un po’ come accade con il vino. In tempi antichi la qualità dell’olio non veniva verificata tramite l’assaggio, bensì per mezzo di una pratica particolare: si versava una goccia sul palmo, poi si sfregavano le mani e si annusava il “risultato”. La qualità non è l’unico parametro secondo cui un olio di oliva va scelto. C’è anche da considerare la varietà, per cui le preferenze sono spesso soggettive. Alcuni oli sono leggeri e hanno un profumo delicato, mentre altri sono pesanti e fortemente aromatici. A prescindere dalle preferenze personali, chi ama l’olio d’oliva li adopera entrambi per scopi diversi.
Gli usi dell’olio d’oliva
L’olio di oliva aromatizzato ci da modo di approfondire le tematiche legate all’olio di oliva in generale. Nei paesi dove viene prodotto, l’olio d’oliva è in genere adoperato per condire le insalate, per cucinare e per friggere, sia da solo che mischiato al lardo o al burro. I cibi fritti nell’olio d’oliva assumono un aroma speciale, che si avverte perfino nei piatti aromatizzati con aglio ed erbe. Nell’Italia settentrionale l’olio di oliva viene reputato troppo pesante per la cottura, dunque viene sostituito con il burro. Nel Mezzogiorno, invece, è quasi l’unico “grasso” preso in considerazione.
Purtroppo l’olio d’oliva è costoso, per cui si sta affermando l’utilizzo di altri oli, più convenienti ma anche meno buoni. Al netto di ciò, la scelta di un buon olio d’oliva è un problema che tutti gli amanti della buona cucina dovrebbero prendere in considerazione. Sono tantissimi gli ingredienti che meritano di essere valorizzati dall’olio di oliva (come il rosmarino, il peperoncino, il tartufo ecc.). L’impatto sul gusto è così importante da essere considerato non già come un condimento, bensì come un ingrediente vero e proprio.
Alcuni esempi di olio aromatizzato
Una delle combinazioni più gradevoli dell’olio di oliva aromatizzato è senza dubbio quella con le erbe aromatiche. Per esempio l’olio extravergine di oliva può essere aromatizzato con rosmarino e peperoncino, degli ottimi alleati per la pizza, per la pasta e per la carne. Anche l’aglio è un buon ingrediente per condire questo tipo di piatti. L’olio aromatizzato al rosmarino e peperoncino è un superbo esempio di come si possa arricchire un alimento che, per quanto di qualità, viene forse dato un po’ per scontato.
Ovviamente esistono molte altre spezie o ingredienti che possono insaporire l’olio, dal coriandolo alla curcuma, dallo zenzero al tartufo. Non dimenticate, inoltre, che è possibile elaborare un olio aromatico anche con gli agrumi, utilizzando limone, arance o mandarini.
Le varianti più diffuse da utilizzare
Tra le varianti più diffuse di olio di oliva aromatizzato troviamo l’olio aromatizzato all’arancia, un condimento davvero particolare e in grado di stuzzicare il palato. E’ molto semplice da realizzare, benché richieda l’utilizzo di un dispositivo particolare, ossia il sifone. Si tratta di una specie di contenitore oblungo in cui vengono inseriti gli alimenti. Il sifone contiene anche un gas, compatibile con le esigenze alimentari, che viene caricato al momento del suo utilizzo per poi essere posto nel frigorifero. La sua funzione di base consiste nel creare delle spume, insufflando l’aria negli alimenti.
Un altro esempio di olio è dato dall’olio aromatizzato allo scalogno. E’ un olio speciale in quanto replica i sentori del soffritto, senza però causare il medesimo senso di pesantezza. Si tratta di un’ottima soluzione per i contorni con verdure e ortaggi. Insomma non c’è limite alla creatività, se non quello del buon gusto. In questo modo potete inventare sempre nuove e gustose combinazioni per i vostri piatti, da arricchire con un tocco di originalità. Sperimentate dunque, ma senza ignorare gli oli aromatizzati più famosi, che vengono venduti nella grande distribuzione. Sto parlando dell’olio aromatizzato al peperoncino, che è un must della cucina del sud Italia, e in particolare della Calabria, dove è chiamato “olio santo”. Prepararlo in casa sarà un piacere, anche perché potete determinare liberamente la piccantezza.
I requisiti per un buon olio di oliva
In genere le ricette dell’olio di oliva aromatizzato non sono complesse, tuttavia dovreste fare attenzione a un elemento in particolare, ossia alla qualità dell’olio. Per realizzare un buon olio aromatizzato dovete scegliere un olio extravergine di oliva di assoluta qualità. Come riconoscere un ottimo olio di oliva? D’altronde le contraffazioni sono dietro l’angolo, e anche i tentativi di produrre olio extravergine a buon mercato. Abbiamo già dato alcuni accorgimenti per riconoscere un ottimo olio d’oliva, ma vi riporto qui di seguito alcuni parametri essenziali. Il primo parametro da prendere in considerazione è l’aspetto, ossia l’olio dovrebbe essere giallo brillante o anche verdastro, ma mai torbido.
Un altro parametro importante è l’odore. Un buon olio extravergine di oliva deve sapere di olive fresche. Infine la consistenza, l’olio deve essere liquido ma non acquoso. Se è troppo acquoso significa che è stato allungato. Per verificare la consistenza, fatene scorrere un po’ all’interno di un cucchiaino.
Olio extravergine d’oliva made in Italy
L’olio extravergine d’oliva italiano è noto in tutto il mondo per la sua qualità e varietà. L’Italia è uno dei principali produttori di olio d’oliva al mondo, e le varietà di olive coltivate in diverse regioni italiane conferiscono caratteristiche uniche ai vari oli.
Ecco alcune delle varietà di olive più conosciute in Italia e alcune informazioni sulle loro caratteristiche:
- Frantoio: Questa è una delle varietà più diffuse in Italia. L’olio ottenuto dalle olive Frantoio è noto per il suo gusto fruttato e il suo colore verde intenso. Ha una leggera nota di pepe ed è spesso utilizzato per condimenti a crudo.
- Leccino: Le olive Leccino producono un olio dall’aroma morbido e fruttato, con un colore che varia da giallo dorato a verde. Questo olio è spesso usato per insalate e piatti a base di pesce.
- Coratina: Questa varietà di olive è tipica della regione Puglia e produce un olio con un sapore molto intenso e piccante. È spesso utilizzato per piatti robusti e saporiti.
- Picholine: Questa varietà, originaria della zona di Nizza in Francia ma coltivata anche in Italia, produce un olio con un gusto leggermente fruttato e dolce. È perfetto per piatti delicati.
- Gentile di Chieti: Questa varietà è coltivata principalmente nella regione dell’Abruzzo. L’olio è noto per il suo gusto equilibrato e la sua versatilità in cucina.
- Taggiasca: Questa varietà è tipica della Liguria e produce un olio delicato con un sapore leggermente fruttato. È spesso utilizzato per condire piatti come la famosa insalata caprese.
- Moraiolo: Questa varietà produce un olio con un gusto intenso e amaro, spesso utilizzato per piatti toscani come la ribollita e la bruschetta.
- Nocellara del Belice: Coltivata in Sicilia, questa varietà produce un olio con un gusto fruttato e leggermente piccante. È ampiamente utilizzato nella cucina siciliana.
Oltre a queste varietà, ci sono molte altre olive coltivate in Italia, ognuna con le proprie caratteristiche uniche. La scelta dell’olio d’oliva dipende spesso dal piatto che si sta preparando e dal gusto personale. Quando si acquista olio extravergine d’oliva italiano, è importante cercare la certificazione di qualità DOP (Denominazione di Origine Protetta) o IGP (Indicazione Geografica Protetta) per garantire l’autenticità e la provenienza dell’olio.
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