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Frico: ricetta originale, storia e segreti del piatto simbolo friulano

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

frico
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana. Cucina Regionale
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 15 min
cottura
Cottura: 30 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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3.9/5 (7 Recensioni)

Frico friulano: ricetta, origini, ingredienti e consigli

Quando penso al frico, sento il profumo del formaggio che incontra le patate in padella. È un gesto semplice, nato tra malghe e case di pietra. Un piatto che racconta il Friuli con calore, pazienza e crosta dorata.

Il frico friulano cambia da valle a valle. C’è chi lo vuole morbido, chi croccante, chi lo arricchisce con cipolla. Ogni famiglia custodisce una storia, ogni padella una memoria. In ogni caso, resta un abbraccio servito caldo.

In breve: il frico con le patate nasce dall’incontro tra formaggio e tuberi. Pochi ingredienti, cottura attenta, gusto pieno. Qui trovi origini, idee per ricetta frico friulano e consigli per intolleranze.

Questo piatto sostiene pranzi in famiglia e serate tra amici. Si abbina a polenta, erbe di campo, insalate amare. Racchiude il sapore di una terra forte e gentile, che ama i ritmi lenti e la tavola condivisa.

Tra frico di formaggio e varianti con patate, ogni scelta parla di casa. Ti accompagno in un viaggio tra storia, ingredienti, tecniche e abbinamenti, con uno sguardo attento a chi segue diete speciali.

ricetta originale del frico friulano

Preparazione frico

Sbucciate patate e cipolle e affettatele con una mandolina. Grattugiate il Montasio o tagliate a cubetti piccoli.

Fate soffriggere in una padella antiaderente la cipolla e quando sarà dorata aggiungete le patate e fate cuocere a fuoco vivo per qualche minuto. Abbassate il fuoco e proseguite la cottura per circa 15 minuti a fuoco lento.

Quando le patate si sono ammorbidite aggiungete a il Montasio, salate, pepate e proseguite la cottura per circa 15 minuti.

Mescolate con un cucchiaio. Non utilizzate un cucchiaio di legno se avete a tavola un celiaco. Una volta pronto togliete dal fuoco e fate riposare.

Prendete una teglia antiaderente da forno distribuite uniformemente il composto e infornate per circa 5 minuti fino quando si formerà la crosticina. Giratelo dall’altro lato per altri 5 minuti. Deve cuocere bene e formare la crosticina da entrambi i lati.

Togliete dal forno e trasferitelo su di un piatto da portata e servite ben caldo.

Ingredienti frico

  • 400 gr patate
  • 400 gr montasio
  • 2 cipolle
  • 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • q.b. sale e pepe

Frico vuol dire tradizione e cibi dimenticati

Ha origini antichissime e ancora oggi rappresenta uno dei piatti più famosi della tradizione friulana. Un piatto tanto buono a base di formaggio semplice da preparare, come gli ingredienti di cui è composto: patate, cipolle e formaggio. Ma non un formaggio qualunque, per fare il Frico, ci vuole il formaggio friulano per eccellenza, il Montasio.

Il formaggio Montasio un prodotto D.O.P. originario del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Questo formaggio, esistente in diversi gradi di stagionatura, viene prodotto con del latte di vacca ed è uno dei più tipici prodotti di montagna. Già nel 1200 i monaci Benedettini dell’Abbazia di Moggio Udinese avevano messo a punto un procedimento per conservare il latte durante l’inverno.

Possiamo definire il Montasio un formaggio dalle origini antiche e piuttosto pregiato, tanto che a fine ‘700 veniva venduto ad un prezzo elevato per l’epoca. Il Montasio  con un minimo di 60 giorni di stagionatura è naturalmente privo di lattosio e quindi adatto anche alle persone intolleranti a questo zucchero.

Basta nominare il frico per evocare subito l’immagine delle tavole friulane e delle cucine di un tempo. Questo piatto povero, nato nelle malghe per recuperare il formaggio avanzato, racconta l’anima semplice ma saporita del Friuli. La ricetta del frico originale, con patate, cipolla e formaggio Montasio, è molto più di una preparazione: è un simbolo di accoglienza e convivialità che unisce famiglie e amici da generazioni. Chi lo assaggia per la prima volta resta colpito dal contrasto tra la crosta croccante e il cuore morbido e filante, una vera magia della tradizione friulana.

La popolarità del frico è cresciuta negli anni, al punto da essere protagonista di sagre, fiere e persino di competizioni paesane. Ogni famiglia custodisce il proprio segreto, che sia una diversa proporzione tra patate e formaggio, o l’aggiunta di erbe aromatiche raccolte nei prati di montagna. Io ricordo ancora l’emozione di vedere la padella sfrigolare sul fuoco e l’attesa, mentre la crosta dorata prendeva forma e il profumo si diffondeva per la casa.

Curiosità sul frico: In alcune zone viene servito sottilissimo e croccante, quasi come una chips gigante, mentre in Carnia e in montagna si preferisce alto e soffice. Se vuoi conoscere meglio le tradizioni regionali friulane, scopri le curiosità culinarie sul sito Enogastronomia Friuli Venezia Giulia.

A me piace gustare il frico con la polenta calda e una semplice insalata di stagione: pochi ingredienti, tanta sostanza e un sapore che scalda il cuore. Tu quale versione preferisci, sottile e croccante o spessa e filante? Raccontami il tuo ricordo più bello legato al frico!

Ingredienti, varianti e segreti del frico ricetta friulana

Come fare il frico? La base del frico classico resta sempre la stessa: patate, cipolla, burro e abbondante formaggio Montasio, giovane o stagionato. In molte famiglie la ricetta del frico si arricchisce con l’aggiunta di erbe, spezie o altri formaggi locali come il Latteria. Esistono versioni con più patate per una consistenza più soffice, oppure solo formaggio per una croccantezza irresistibile.

Il bello di questa preparazione è che si presta a mille interpretazioni: dal frico sottile servito come antipasto a quello alto da tagliare a fette come una torta salata. Qualcuno lo cucina addirittura in forno, ma il fascino della padella sul fuoco resta inimitabile! Ti consiglio di provare almeno una volta il frico solo formaggio: semplice, rustico, spettacolare.

Ti incuriosisce scoprire i formaggi DOP friulani? Approfondisci sul Consorzio Montasio e lasciati ispirare per nuove varianti di frico!

Preparazione passo passo

Preparare il frico friulano non è difficile, ma serve un po’ di pazienza e attenzione ai dettagli. Dopo aver grattugiato le patate e tagliato la cipolla sottile, fai soffriggere tutto in burro in una padella antiaderente. Aggiungi il formaggio a cubetti e amalgama, poi schiaccia il composto in uno strato uniforme. Cuoci lentamente fino a che non si forma una crosta dorata, poi gira aiutandoti con un piatto e fai dorare anche l’altro lato.

Frico con la zucca

La parte più difficile è la pazienza: non toccare il frico troppo presto, altrimenti rischi di romperlo. Quando lo servirai ancora caldo e filante, sentirai che profumo e che soddisfazione! Il frico avanzato può essere riscaldato o tagliato a cubetti per arricchire antipasti e insalate rustiche.

Hai mai provato a preparare il frico con gli avanzi di formaggio misto? Spesso le versioni “di recupero” sono le più sorprendenti!

Consigli, errori da evitare e abbinamenti

Per un frico perfetto, scegli sempre patate farinose e formaggi locali di qualità. Attenzione a non esagerare con il burro: il formaggio Montasio rilascia già molta parte del suo grasso. Evita di girare il frico troppo presto e non avere fretta: solo così otterrai la crosta dorata che lo rende unico.

L’abbinamento classico è con la polenta, ma ti consiglio anche insalate fresche, verdure grigliate o, se vuoi osare, una marmellata di cipolle rosse che crea un bel contrasto dolce-salato. Il frico è perfetto anche tagliato a spicchi come aperitivo o finger food, soprattutto se servito caldo e filante.

Qual è il tuo errore più comune la prima volta? O hai un trucco personale per la riuscita perfetta del frico? Scrivilo nei commenti!

Storia, aneddoti e feste popolari

Il frico è citato già nei manoscritti friulani del Quattrocento, segno della sua lunga storia nella cucina di montagna. Pare che in passato fosse preparato anche nelle sagre come “test di pazienza” per le giovani spose: chi sapeva girare il frico senza romperlo era considerata pronta per la vita familiare! Oggi il frico è protagonista di fiere, sagre paesane e anche di gare, dove ogni famiglia difende la sua ricetta segreta.

Hai mai partecipato a una festa friulana o hai assaggiato il frico durante una vacanza in montagna? I ricordi legati al cibo sono i più belli da condividere!

Cos’è il frico friulano e perché profuma di casa

Il frico, il frico friulano e la ricetta frico raccontano la montagna: formaggio, patate, padella calda e crosta dorata. Pochi gesti, molta cura, un gusto pieno.

Nella sua idea più nota, il frico con le patate unisce cubetti di tubero e formaggio in una massa morbida. La cottura lenta accompagna lo scioglimento, mentre la superficie prende colore. L’interno resta soffice.

Esiste anche il frico di formaggio senza patate. In questo caso il protagonista resta il latticino, scelto stagionato e saporito. La fetta si compatta, si dorata ai bordi, sprigiona note lattiche e un retrogusto pieno.

A tavola arriva tondo e invitante. Si taglia a spicchi e si porta al centro. Il calore fa il resto: fili di formaggio, profumi che ricordano il focolare, un piacere che mette d’accordo grandi e piccoli.

Origini friulane: dalla malga alla tavola

Il piatto tipico friulano frico nasce dove il formaggio non manca. Tra pascoli e stalle, il casaro recuperava ritagli e li univa a patate. Nulla si sprecava. In padella, tutto trovava una nuova vita, calda e nutriente.

In Carnia si tramanda una versione più soffice, quasi cremosa. Altrove si preferisce una fetta più compatta e croccante. La geografia cambia i dettagli, ma il cuore resta lo stesso: frico friuli ricetta semplice e furba.

Il formaggio più amato è spesso il Montasio. La tradizione predilige stagionature diverse per equilibrare gusto e morbidezza. Si cercano sapori pieni, mai invadenti. Anche la patata conta: a pasta gialla per tenuta, a pasta bianca per cremosità.

Nelle sagre, il frico friulano ricetta originale si serve con polenta fumante e erbe saltate. In casa, appare nelle domeniche d’inverno, ma fa la sua figura anche d’estate, magari con insalate croccanti e un calice fresco.

Ingredienti e scelta del formaggio: Montasio e alternative

La base del formaggio frico punta su Montasio stagionato. La stagionatura regala struttura e un gusto deciso. In molte cucine si uniscono due stagioni: una più giovane per morbidezza, una più lunga per sapore pieno.

Chi desidera una resa filante sceglie tagli che fondono bene. Chi ama una crosta ben dorata preferisce cagliate più asciutte. Anche la grattugia incide: fine per una crema omogenea, grossa per bocconi più presenti in masticazione.

Patate? Nella ricetta frico di patate servono sode, asciutte e non troppo farinose. Taglio a bastoncino o a cubetto, asciugatura attenta e padella ben calda fanno la differenza nella doratura.

Varianti rispettose della tradizione prevedono cipolla stufata o mele a lamelle, per un tocco dolce-sapido. Chi cerca toni erbacei punta su erbe di campo. Tutto resta comunque al servizio del frico friulano, protagonista indiscusso.

Frico con patate: consistenze, doratura e piccoli segreti

Il frico con le patate vive di equilibrio. Le patate cedono amido e accompagnano lo scioglimento del formaggio. La massa si assesta, l’umidità resta sotto controllo, la fetta si compatta senza diventare gomma.

La padella, ampia e dal fondo spesso, mantiene il calore. Una girata decisa, solo quando i bordi sono ben coloriti, evita rotture. La seconda faccia chiude la cottura e completa la cottura caprese? No, qui contano sguardo e naso, non l’orologio.

Per una crosta decisa, si attende qualche minuto in più a fuoco dolce. Per una versione morbida, si riduce la doratura. In entrambe le strade, il riposo breve su un piatto caldo stabilizza la fetta.

Il risultato ideale? Esterno dorato e fragrante, interno filante e tenero. La ricetta frico patate premia l’equilibrio tra grasso, amido e calore. Una forchetta affonda, il profumo avvolge, l’attesa viene ripagata.

Diete e intolleranze: senza glutine, senza lattosio, nichel

Il frico ricetta friulana è naturalmente senza glutine. Attenzione però a eventuali contaminazioni in cucina. Taglieri, coltelli e padelle pulite aiutano chi deve evitare tracce di farina.

Per chi riduce il lattosio, i formaggi più stagionati in genere ne contengono meno. In commercio esistono anche opzioni delattosate. La resa in cottura resta appagante, con crosta dorata e interno morbido.

Capitolo nichel: molte fonti consigliano di limitare alimenti come legumi, cacao, frutta secca, farine integrali e prodotti in scatola. In ottica intolleranza al nichel, un frico essenziale con patate e formaggio fresco di giornata può risultare più adatto.

Come contorno, meglio insalate semplici, polenta di mais bianco o verdure a basso contenuto di nichel. Ogni percorso resta personale: chi ha sensibilità segua il parere del medico e adatti porzioni e combinazioni alle proprie esigenze.

Abbinamenti e servizio: polenta, erbe, insalate e vino del territorio

Con il frico friuliano arrivano spesso polenta fumante e erbe di campo. L’amaro del radicchio bilancia la dolcezza delle patate. Una mela a fettine aggiunge freschezza. Il piatto resta pieno, ma invita a un morso ancora.

In estate piace con insalate croccanti e cetriolo. In inverno ama cavoli, rape, cipolla dorata a fuoco lento. Per una nota fruttata, una composta di mele senza zuccheri coprenti regala un bel contrasto.

Nel bicchiere, un bianco friulano secco accompagna bene la parte grassa, pulisce la bocca e lascia spazio al boccone successivo. Anche una birra chiara, fresca, sostiene il sorso con semplicità.

A tavola si porta intero e si taglia al centro, così ognuno pesca lo spicchio preferito. Caldo rende al meglio. Anche tiepido conserva fascino: la crosta resta fragrante, l’interno rimane gentile.

Curiosità e varianti regionali: tra croccante e morbido

In alcune zone il frico friulano ricetta originale include solo formaggio. Altrove la patata è imprescindibile. C’è chi aggiunge mele per addolcire, chi preferisce erbe di prato per toni verdi e freschi.

Una variante più croccante stende l’impasto in padella e allarga con la spatola. Quella più morbida si compatta in uno spessore generoso. Cambia la resa, non cambia l’anima: frico piatto friulano a tutto tondo.

Qualcuno inserisce cipolla stufata molto a lungo, fino a doratura intensa. Altri uniscono piccole dosi di speck o mela. Ogni scelta nasce da abitudini di famiglia, dal gusto di casa, da ricordi tramandati.

Oggi il frico ricetta originale friulana trova spazio anche in piccoli panini, come farcia. Oppure in quadrotti su insalate tiepide. Cambia il vestito, non cambia il cuore: formaggio e patata, insieme, fanno festa.

FAQ  – Domande frequenti sul frico

Cos’è il frico?

E’ un piatto tipico friulano a base di patate, cipolla e formaggio Montasio, cotto in padella fino a diventare dorato e filante.

Come si prepara il frico?

Grattugia patate, affetta la cipolla e cuocile con burro; aggiungi formaggio Montasio e cuoci in padella fino a ottenere una crosta dorata su entrambi i lati.

Si possono fare varianti del frico?

Certo! Il frico si può preparare solo con formaggio, con più patate o arricchire con erbe, spezie o altri formaggi locali.

Come conservare il frico avanzato?

Tienilo in frigorifero per un paio di giorni; puoi riscaldarlo in padella oppure gustarlo freddo a cubetti come antipasto rustico.

Ricette con montasio ne abbiamo? Certo che si!

3.9/5 (7 Recensioni)
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