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Pentole nichel free per allergici o intolleranti al nichel

Pentole nichel free

Pentole e padelle sicure per chi soffre di intolleranza al nichel

Intolleranza al nichel? Fate attenzione non solo agli alimenti, ma anche alle pentole e alle padelle che utilizzate ogni giorno. Qui cerchiamo sempre di offrirvi consigli pratici per scegliere le ricette migliori in funzione di specifiche intolleranze o allergie. Ma questi suggerimenti non avrebbero senso se non ci occupassimo anche di utensili e contenitori, perché proprio lì possono nascondersi rischi di contaminazioni. È quindi necessario distinguere tra forme, tipologie e materiali ammissibili e non, nel caso dell’intolleranza al nichel.

Pentole e casseruole

La prima distinzione riguarda le casseruole e le pentole con bordi alti. Sono strumenti ideali per cuocere alimenti voluminosi o liquidi: pasta, brodi, ragù o verdure stufate. La loro struttura consente cotture lunghe e omogenee, fondamentali in molte preparazioni tradizionali.

Padelle

Le padelle, al contrario, hanno un bordo basso e sono pensate per cotture più veloci. Si usano per frittate, crepes, carni, sughi o verdure saltate. Ogni forma risponde a una funzione specifica e, se si convive con la sensibilità al nichel, la scelta del materiale diventa determinante per la sicurezza a tavola.

Prima di approfondire i materiali più sicuri e quelli da evitare, è quindi utile comprendere le differenze tra i principali strumenti da cucina. In questo modo sarà più facile orientarsi e fare acquisti consapevoli.

Quali materiali sono ammissibili?

Evitare il nichel non è semplice, perché questa sostanza è presente, anche se in quantità minime, in moltissimi prodotti. Parliamo non solo di cosmetici e alimenti, ma anche di bigiotteria, abbigliamento e utensili da cucina. La dicitura nichel tested, spesso presente sulle pentole, non garantisce l’assenza totale del metallo. Indica solo una quantità molto ridotta, sotto i limiti di legge. Per avere sicurezza completa serve la certificazione “nichel free”. Vediamo insieme i materiali ammessi per chi soffre di allergia o intolleranza al nichel.

Rivestimenti antiaderenti di qualità

I rivestimenti antiaderenti di alta qualità evitano la contaminazione con i metalli pesanti. Inoltre, permettono di cucinare senza aggiungere grassi come olio o burro. Una scelta che li rende più leggeri e sicuri. Secondo il prof. Franco Battaglia, docente di Chimica ambientale a Modena, e il prof. Gianni Fochi della Scuola Normale di Pisa, questi rivestimenti sono idonei per la sicurezza alimentare e rispettosi dell’ambiente.

Titanio

Il titanio è naturalmente antiaderente e non richiede teflon. Le pentole in titanio sono resistenti e durano a lungo. Possono essere utilizzati anche utensili metallici senza rischio di rovinare i rivestimenti. L’investimento iniziale è elevato, ma si traduce in un prodotto destinato a durare nel tempo.

Tegami in terracotta

I tegami in terracotta mantengono uniforme la cottura anche a basse temperature. Sono antiaderenti se l’interno viene inumidito con acqua, quindi riducono l’uso di grassi. Sono perfetti per stufati e piatti a lenta cottura. È consigliabile scegliere terracotta vetrificata, che non contiene metalli pesanti né sostanze tossiche.

Ceramica atossica

Alcuni produttori utilizzano la ceramica come alternativa al teflon. Tuttavia, nella lavorazione possono essere impiegati smalti o sostanze inquinanti. Per questo è importante acquistare solo prodotti certificati come ceramica atossica, così da garantire sicurezza e salute.

Vetro pirex

Il vetro pirex è tra i materiali più sicuri per evitare contaminazioni da metalli. È ideale per le cotture in forno. Tuttavia, non può essere utilizzato direttamente sui fornelli. Per piatti al forno rimane una scelta affidabile e pratica.

Pietra ollare

Le pentole in pietra ollare sono perfette per cotture lente e a temperatura costante. Questo materiale è naturalmente antiaderente. Impiega più tempo a riscaldarsi, ma garantisce uniformità e qualità nella cottura, ideale per zuppe e minestroni.

Acciaio inossidabile

Le pentole in acciaio inossidabile sono resistenti e versatili. Con un po’ d’acqua o di olio si evita che il cibo si attacchi al fondo. Attenzione però: l’acciaio contiene nichel, a meno che non sia certificato come acciaio 18C, che garantisce un contenuto molto ridotto.

Ghisa smaltata

Le pentole in ghisa smaltata sono sicure solo se il produttore certifica la ghisa smaltata atossica. Possono essere utilizzate in forno, su fornelli a gas, a induzione e persino sul barbecue. La ghisa trattiene il calore e lo rilascia gradualmente, rendendo la cottura uniforme. L’unico difetto è il peso, che le rende poco pratiche da maneggiare.

E se abbiamo pentole in materiali diversi da quelli in elenco?

L’elenco dei materiali ammissibili riportato finora nasce dall’esperienza e dagli studi specifici sul tema. Chi soffre di intolleranza al nichel può valutare altre soluzioni, ma con cautela. Materiali diversi da quelli consigliati possono sembrare più economici o più facili da reperire. Tuttavia, la salute viene prima di tutto: per questo ne sconsigliamo l’uso. Ecco i materiali più diffusi ma NON ammissibili per chi è sensibile al nichel.

Alluminio

L’alluminio è molto diffuso ed economico. Viene usato per pentole, coperchi e utensili da cucina. È leggero e maneggevole, adatto a cotture a bassa e media temperatura. Ma presenta un problema serio: rilascia residui metallici che contaminano gli alimenti e, in alcuni casi, ne alterano il sapore. Alcune ricerche hanno collegato l’aumento di alluminio nel sangue a patologie del sistema nervoso, come il morbo di Alzheimer.

L’alluminio rivestito in teflon sembra ridurre i rischi, ma il rivestimento tende a graffiarsi e a usurarsi, rilasciando anch’esso sostanze nocive. L’alluminio rivestito in ceramica è un’alternativa fragile: può essere usato per dorare gli alimenti, ma resta poco sicuro se non è certificato come ceramica atossica.

Ferro

Il ferro resiste bene alle alte temperature ed è adatto per fritture e cottura delle carni. Tuttavia, a contatto con l’acqua tende a ossidarsi e arrugginirsi. Questo porta inevitabilmente alla contaminazione degli alimenti con residui metallici, un rischio che lo rende poco sicuro per chi deve evitare il nichel.

Rame

Il rame è tra i materiali più antichi per le pentole. Conduce e trattiene il calore in modo uniforme e non si surriscalda eccessivamente. È il materiale tradizionale per la preparazione della polenta, che richiede lunghe cotture. Ma il rame deve essere sempre stagnato internamente per evitare la contaminazione con sostanze tossiche. Fa eccezione il polsonetto, un recipiente usato in pasticceria per lavorazioni specifiche come il caramello o lo zucchero filato, che può essere non stagnato.

Alla luce di tutto questo, fate molta attenzione ai materiali che scegliete per cucinare. La celiachia e le intolleranze al nichel richiedono strumenti sicuri, perché la cucina deve rimanere un luogo sereno e privo di rischi.

Pentole nichel free

Le pentole di Due Buoi per andare sul sicuro

Alla fine, tra i pochi materiali realmente affidabili, spicca il titanio. È un materiale raro nel settore delle pentole, ma con caratteristiche eccellenti sul piano funzionale. Non è semplice trovare prodotti in titanio puro, ma un brand ha scelto di renderlo protagonista della sua offerta: Due Buoi di Tritania.

Le pentole Due Buoi, in particolare la linea Zero Toxic, nascono da un’idea innovativa: il multistrato. Ogni pentola è composta da tre lamiere differenti. All’esterno c’è l’acciaio inox, al centro uno strato di alluminio, mentre la superficie a contatto con il cibo è in titanio. Questo sistema protegge gli alimenti dal nichel, garantendo però le prestazioni delle pentole tradizionali.

Perché scegliere le Zero Toxic

Le pentole Zero Toxic di Due Buoi offrono una sicurezza extra a chi soffre di allergia al nichel. Eliminano i rischi di contaminazione, anche quelli minimi che caratterizzano le pentole ordinarie. Il titanio, infatti, è completamente nichel-free e non contiene cadmio, piombo, mercurio o arsenico. È un materiale pulito e sicuro, pensato per chi vuole cucinare senza preoccupazioni.

I principali vantaggi

  • Non reattive. Il titanio non rilascia sostanze chimiche dannose, nemmeno alle alte temperature. Questo rende le pentole sicure al cento per cento.
  • Durevoli e resistenti. Il titanio è uno dei materiali più forti in assoluto. Le pentole realizzate con questo metallo sono quindi robuste e longeve.
  • Leggere. Nonostante la resistenza, il titanio ha un peso specifico ridotto. Le pentole risultano così leggere, pratiche e facili da maneggiare.

Si può combattere l’intolleranza al nichel in cucina?

Ovviamente la gestione delle pentole e degli utensili da cucina è solo un tassello. Per contrastare l’intolleranza al nichel, o per meglio dire i suoi effetti, è necessario prima di tutto fare attenzione a cosa si mangia. La questione è più complessa rispetto alla “semplice” celiachia o anche solo all’intolleranza al lattosio, in quanto il nichel non è contenuto in una specifica classe di alimenti (alimenti nichel free) ma ricorre in maniera trasversale. Non c’è niente da fare, è necessario “imparare a memoria” la lista degli alimenti proibiti o sconsigliati, e tenerne conto a tavola.

Certo, potrebbe essere difficile rinunciare ad alcuni cibi, come il pomodoro, che è un po’ il principe della cucina italiana. Esiste però un’alternativa ancora non molto diffusa e certamente un po’ costosa, ma che merita di essere presa in considerazione, ossia l’assunzione di alimenti privi di nichel perché coltivati con il metodo idroponico. Quest’ultimo metodo agisce sulle sostanze nutritive della pianta, eliminando del nichel. Gli ortaggi idroponici sono ancora piuttosto rari, ma alcuni brand si sono già attrezzati, ponendosi come punto di riferimento per gli intolleranti e gli allergici al nichel.

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