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Locro argentino: storia, ricetta e tradizione di un piatto nazionale

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Locro argentino
Italiana , Ricette per intolleranti, Cucina argentina
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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Locro argentino, il calore di una pentola che cuoce piano

Il locro argentino profuma di case piene, di chiacchiere intorno al tavolo e di quei tempi lenti che fanno bene. Nella pentola si incontrano mais, zucca e fagioli, mentre la carne rilascia sapori profondi. È uno stufato che abbraccia: ricco, accogliente, pensato per essere condiviso senza fretta.

C’è un gesto che racconta tutto: mescolare. Si controlla il fuoco, si assaggia, si regola. Il locro argentino nasce così, un cucchiaio dopo l’altro. È cucina “di compagnia”: si prepara in quantità generose, si serve fumante, si porta in tavola tra vapore e sorrisi. Un piatto che fa da centro, attorno al quale ci si ritrova.

Consiglio: prepara il locro argentino con un po’ di anticipo e lascialo riposare. Il giorno dopo è ancora più buono: i sapori si armonizzano e la crema diventa più vellutata.

Funziona nelle giornate fredde, nelle feste di famiglia, nelle ricorrenze che meritano una ricetta “importante”. È pratico: puoi cuocere in una sola pentola, porzionare e scaldare quando serve. Il locro argentino è anche *memoria*: una tradizione che viaggia, arriva fino a noi e si lascia adottare con ingredienti reperibili e passaggi chiari.

In tavola chiede poco: una ciotola capiente, pane rustico e un tocco piccante a parte, per chi lo desidera. Il resto lo fa lui, con la sua cremosità dorata e quel profilo pieno che scalda l’umore. È il comfort food che racconta una storia, senza alzare la voce.

Ricetta locro argentino

Preparazione locro argentino

  • Ammollate il mais e i fagioli in acqua fredda per una notte. Scolateli prima della cottura.
  • Tagliate la zucca a cubetti e affettate cipolle e carote.
  • Soffriggete cipolla e pancetta in una pentola capiente con olio. Aggiungete la carne di manzo e le costine, facendole rosolare.
  • Unite mais e fagioli scolati, poi coprite con abbondante acqua. Aggiungete carote e zucca. Insaporite con paprika, cumino, sale e pepe.
  • Cuocete a fuoco lento per almeno 2 ore, mescolando di tanto in tanto. Aggiungete acqua se necessario.
  • Tagliate il chorizo a rondelle e aggiungetelo negli ultimi 30 minuti di cottura.
  • Servite il locro ben caldo in ciotole di terracotta, completando con erba cipollina o prezzemolo fresco.

Ingredienti locro argentino

  • 500 g di mais bianco spezzato (maíz blanco partido)
  • 300 g di fagioli bianchi secchi
  • 500 g di zucca gialla (tipo zapallo)
  • 300 g di costine di maiale
  • 200 g di pancetta affumicata
  • 200 g di salsiccia (chorizo)
  • 300 g di carne di manzo (spalla o biancostato)
  • 2 cipolle bianche
  • 2 carote
  • 2 cucchiai di olio di mais o oliva
  • 1 cucchiaino di paprika dolce
  • 1 cucchiaino di cumino
  • sale e pepe q.b.
  • acqua q.b.
  • erba cipollina fresca o prezzemolo per guarnire.

Locro argentino, lo stufato che unisce sapori e memoria collettiva

Il locro argentino non è soltanto una ricetta. È un simbolo nazionale che racchiude in sé memoria storica, convivialità e radici culturali. Preparato nelle grandi occasioni, specialmente durante le feste patriottiche come il 25 de Mayo e il 9 de Julio, questo stufato a base di mais, zucca, fagioli e carni miste porta con sé il calore delle cucine popolari argentine. La sua lunga cottura a fuoco lento trasforma ingredienti semplici in un piatto nutriente, denso e confortante.

Ogni famiglia custodisce la propria versione di locro, con piccole differenze negli ingredienti o nelle proporzioni. Quello che non cambia è lo spirito di condivisione: un grande pentolone al centro, mestoli che servono porzioni fumanti e il piacere di stare insieme attorno a un piatto che profuma di tradizione e identità.

Il locro argentino è il piatto delle feste nazionali, cucinato in quantità abbondanti per accogliere parenti e amici. Ogni cucchiaiata racconta la storia di un popolo.

Per questo motivo, il locro non è mai un piatto qualsiasi. È un rituale che unisce passato e presente, cucina e comunità, memoria e gusto. Raccontarlo significa entrare nel cuore dell’Argentina.

Origini e storia del locro

Le origini del locro risalgono alle popolazioni andine, molto prima della colonizzazione spagnola. Era una pietanza a base di mais e zucca, arricchita con fagioli e altri prodotti agricoli locali. Con l’arrivo degli europei, si aggiunsero carni suine e bovine, creando la versione che conosciamo oggi. In Argentina, il locro ha assunto un valore simbolico legato all’indipendenza nazionale: ancora oggi è preparato nelle grandi piazze durante le celebrazioni patriottiche. Secondo la voce su Wikipedia, il locro è diffuso anche in altre regioni andine, ma la variante argentina resta la più iconica.

Ingredienti e varianti regionali del locro argentino

La base del locro argentino è sempre la stessa: mais bianco spezzato, zucca, fagioli bianchi e carne. Ogni provincia, però, lo reinterpreta con dettagli diversi. Nelle regioni del nord si usa spesso il charqui (carne essiccata), mentre a Buenos Aires si predilige la versione con pancetta e chorizo. In alcune famiglie si arricchisce con spezie più decise, in altre si alleggerisce la ricetta riducendo i grassi. Questa flessibilità rende il locro un piatto in continua evoluzione, ma sempre riconoscibile.

Chi deve seguire una dieta priva di lattosio o senza glutine può adattare facilmente la ricetta. Non ci sono latticini tra gli ingredienti tradizionali e il mais è naturalmente senza glutine. Così anche chi ha intolleranze può godere di questo piatto conviviale.

Curiosità: il locro è tradizionalmente servito con una salsa piccante chiamata “quiqirimichi”, a base di olio, peperoncino e spezie. Questa salsa regala al piatto una marcia in più.

locro argentinoIl locro come piatto conviviale

Il locro argentino non è solo nutrimento. È un momento di incontro. Prepararlo significa radunare parenti e amici, condividere storie, cantare e celebrare. L’odore che esce dalle cucine durante la cottura a fuoco lento è già di per sé un invito. Nelle feste nazionali, spesso vengono allestite grandi cucine all’aperto, con pentoloni fumanti che sfamano centinaia di persone. È il cibo che diventa simbolo di comunità e orgoglio.

Questo aspetto conviviale lo rende paragonabile ad altri piatti identitari, come la paella in Spagna o il couscous in Nord Africa. Piatti che travalicano il semplice gesto del mangiare, trasformandosi in rappresentazioni collettive di appartenenza.

Come servire e abbinare il locro

Il locro è un piatto unico, molto sostanzioso. Si serve fumante in ciotole di terracotta o ceramica, accompagnato da pane rustico. Gli abbinamenti migliori sono con vini rossi argentini, come il Malbec di Mendoza, che con il loro corpo esaltano la ricchezza del piatto. Per un tocco più fresco, si può affiancare con insalate leggere o verdure grigliate, che bilanciano la densità dello stufato.

Per chi cerca un dolce da accompagnare al locro in un menu tutto argentino, un’idea può essere la ricetta degli alfajores, biscotti tipici ripieni di dulce de leche. Così si completa un viaggio gastronomico nella tradizione sudamericana.

Nonostante sia una ricetta antica, il locro ha saputo rinnovarsi. Oggi è presente nei ristoranti tipici argentini, ma anche nelle cucine casalinghe di chi desidera riportare in tavola un pezzo di storia. Con l’attenzione crescente verso le intolleranze e le scelte alimentari consapevoli, si trovano anche varianti vegetariane del locro, con legumi e verdure che sostituiscono la carne. Questa evoluzione non toglie autenticità al piatto, ma dimostra la sua capacità di adattarsi ai tempi.

Faq su locro argentino

Che cos’è il locro argentino?

È uno stufato a base di mais, zucca, fagioli bianchi e carne, tipico delle feste nazionali argentine.

Il locro è senza glutine?

Sì, perché il mais è naturalmente senza glutine. Può quindi essere gustato anche da chi è celiaco.

Quanto tempo richiede la preparazione?

Il locro richiede circa 2 ore e mezza di cottura lenta, ma può essere preparato in anticipo e riscaldato.

Quali carni si usano nel locro?

Generalmente manzo, costine di maiale, pancetta e chorizo, ma ogni famiglia ha la propria versione.

Per saperne di più, puoi leggere l’approfondimento di Google arts&culture, che racconta la sua importanza culturale.

Ricette sudamericane ne abbiamo? Certo che si!

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