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Baccalà in umido alla Veneta, un gustoso piatto della tradizione

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Baccalà in umido alla Veneta
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Cucina regionale
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.3/5 (3 Recensioni)

Baccalà in umido alla veneta, il profumo della tradizione

Il profumo del baccalà in umido alla veneta è uno di quelli che restano nel cuore. Basta sollevare il coperchio della pentola perché la cucina si riempia di ricordi di famiglia, di domeniche lente e di tavole affollate. È un piatto che parla di case semplici, di gesti ripetuti nel tempo, di chi ha imparato a cucinarlo guardando la mamma o la nonna mescolare il sugo con pazienza e controllare la fiamma.

Che lo chiamiate baccalà alla veneta, baccalà in umido alla veneziana o lo prepariate con lo stoccafisso, la promessa è la stessa: un comfort food di pesce, morbido e avvolgente, che profuma di tradizione. Questa ricetta baccalà in umido alla veneta nasce proprio per tenere insieme memoria e praticità. Si parte da pochi ingredienti di base – un buon baccalà ammollato, un fondo di cipolla, olio extravergine e aromi delicati – e si può scegliere tra una versione in rosso, con il pomodoro, oppure il più delicato baccalà in umido alla veneta in bianco.

Il bello di questo piatto è che, nella sua versione classica con olio e pomodoro, è naturalmente senza lattosio e senza burro. Una scelta furba per chi è intollerante, ma non vuole rinunciare alla tradizione. Basta solo fare attenzione a cipolla e aglio se seguite un’alimentazione a basso contenuto di FODMAP.

In molte famiglie venete la stessa ricetta si prepara anche con lo stoccafisso, e si parla di stoccafisso in umido alla veneta come del “piatto della festa”. Che stiate cercando una ricetta baccalà alla veneta della nonna o un secondo di pesce diverso dal solito, questo baccalà alla veneta in umido può diventare il vostro asso nella manica. È perfetto con la polenta nelle serate fredde, ma si adatta benissimo anche ai pranzi della domenica e ai menu delle feste, perché si può preparare in anticipo e il giorno dopo è ancora più buono.

Ricetta baccalà in umido alla veneta

Preparazione baccalà in umido alla veneta

  • Assicurati che il baccalà sia stato ammollato per almeno 48 ore, cambiando l’acqua più volte. Dopo l’ammollo, sciacqualo accuratamente sotto l’acqua corrente.
  • Taglia il baccalà in pezzi di circa 5-6 cm.
  • In una grande pentola, soffriggi la cipolla, il sedano e la carota tritati finemente in un po’ d’olio extravergine d’oliva.
  • Quando il soffritto è dorato, aggiungi i pomodori freschi tagliati a pezzetti.
  • Aggiungi i pezzi di baccalà nella pentola e coprili con il brodo di pesce. Porta ad ebollizione, poi riduci il fuoco e lascia cuocere a fuoco lento per circa un’ora e mezza.
  • Durante la cottura, evita di mescolare troppo per non sfaldare il baccalà.
  • Verso la fine della cottura, aggiungi le olive nere e una spolverata di prezzemolo fresco tritato. Regola di sale e pepe a tuo gusto.
  • Servi il baccalà ben caldo, accompagnato da pane casereccio.

Ingredienti baccalà in umido alla veneta

  • 600 g di baccalà di alta qualità
  • già ammollato
  • 1 cipolla grande
  • 1 gambo di sedano
  • 1 carota
  • 2 pomodori freschi
  • 750 ml di brodo di pesce
  • olio extravergine d’oliva q.b.
  • una manciata di olive nere denocciolate
  • prezzemolo fresco tritato q.b.
  • Sale e pepe q.b.

Baccalà alla veneta: tra tradizione, ricordi e varianti

Baccalà in umido alla veneta, un piatto di casa

Quando si parla di baccalà in umido alla veneta si entra in un mondo fatto di tradizioni di famiglia, quaderni scritti a mano e versioni diverse da paese a paese. In molte zone del Veneto la parola “baccalà” indica in realtà lo stoccafisso, e non è raro trovare la stessa preparazione descritta come stoccafisso alla veneta o stoccafisso in umido. La base però è sempre la stessa: un pesce conservato, ammollato con pazienza e poi cotto lentamente in umido fino a diventare morbido, cremoso e profumato.

Questa ricetta baccalà in umido alla veneta valorizza proprio quel legame con la cucina di casa, ma con uno sguardo attento alla leggerezza. Potete scegliere la versione in rosso, con il pomodoro, oppure avvicinarvi al baccalà in umido alla veneta in bianco, dove l’olio extravergine e le erbe aromatiche avvolgono il pesce senza appesantirlo. In alcune case si parla di baccalà in umido alla veneziana, in altre di “baccalà veneto”: dietro ai nomi diversi c’è sempre lo stesso desiderio di portare in tavola un piatto genuino e rassicurante.

Se in famiglia c’è chi preferisce il sapore più deciso dello stoccafisso, potete usare la stessa preparazione e ottenere una gustosa ricetta stoccafisso umido. L’importante è gestire bene ammollo e cottura, per avere un pesce morbido che si sfaldi leggermente senza disfarsi del tutto.

Un piatto versatile per ogni stagione

Rispetto ad altri secondi di pesce, il baccalà alla veneta ricetta è un vero jolly in cucina. Si presta ai pranzi della domenica, ai menu di festa e a quelle cene in cui si ha voglia di qualcosa di caldo e confortante da accompagnare con la polenta. È un piatto che ama la lentezza: si prepara con calma, si lascia sobbollire a fuoco dolce e si porta in tavola quando tutti sono pronti a sedersi. Ogni porzione invita a intingere il pane o la polenta nel sugo e a prendersi il proprio tempo.

Per questo, tante famiglie scelgono il baccalà in umido alla veneta come piatto simbolo delle grandi occasioni. Ha il sapore della tradizione, ma è abbastanza semplice da gestire anche quando ci sono molti ospiti. E, con pochi accorgimenti agli ingredienti, può diventare un’ottima idea anche per chi deve fare i conti con intolleranze e sensibilità alimentari.

Come scegliere e preparare il baccalà in umido alla veneta

Scegliere la materia prima giusta

Per un baccalà in umido alla veneta ben riuscito, la qualità del pesce è fondamentale. Che usiate baccalà già ammollato o stoccafisso da reidratare in casa, il profumo deve essere gradevole e la polpa compatta. L’ammollo richiede pazienza: l’acqua va cambiata spesso, così da ottenere una carne saporita ma non eccessivamente salata. Una volta pronto, il baccalà va asciugato con cura e tagliato in pezzi regolari, in modo che la cottura risulti uniforme.

Anche per lo stoccafisso in umido alla veneta valgono le stesse regole. Una buona materia prima e qualche ora di riposo in acqua fresca fanno la differenza. Questo passaggio iniziale è la base per una carne tenera che si sfalda appena al tocco della forchetta, senza rompersi del tutto.

Il segreto del fondo di cottura

La ricetta baccalà in umido si costruisce attorno a un fondo semplice ma curato. Olio extravergine d’oliva, cipolla dolce, eventualmente un po’ di carota e sedano, e gli aromi che preferite. Nella versione con il pomodoro, il sugo diventa una crema dolce e saporita che accoglie il baccalà e lo protegge durante la cottura. Nella variante in bianco, invece, emergono in modo più netto il sapore del pesce e dell’olio buono.

Se avete problemi con i FODMAP, potete ridurre la quantità di cipolla oppure sostituirla con la parte verde del porro o con un soffritto aromatizzato e filtrato. Il baccalà alla veneta resta così saporito, ma più gestibile per chi ha un intestino sensibile.

La cottura deve essere dolce e costante. Il baccalà in umido ricetta non ama il fuoco vivo: meglio una fiamma bassa e qualche minuto in più in pentola. In questo modo il pesce si intenerisce senza sfaldarsi e il sugo si restringe quel tanto che basta per diventare cremoso. Prima di spegnere, si assaggia sempre e si regola il sale solo se serve, perché il pesce conserva comunque una sua sapidità naturale.

Preparare il baccalà in anticipo

Un trucco utile è quello di preparare il baccalà in umido alla veneta con un po’ di anticipo. Come molti piatti in umido, migliora dopo qualche ora di riposo. Potete cucinarlo al mattino per la sera, oppure il giorno prima per un pranzo di festa. Al momento di servirlo, sarà sufficiente scaldarlo a fuoco dolce, aggiungendo un goccio di acqua o di brodo se il sugo dovesse risultare troppo denso.

Questa organizzazione permette di avere un secondo di pesce importante già pronto, senza stressare i tempi in cucina. È un vantaggio prezioso quando ci sono ospiti o quando si deve gestire un intero menu di più portate.

Abbinamenti, occasioni speciali e idee per servire il baccalà veneto

Con cosa servire il baccalà in umido

Uno dei motivi del successo del baccalà in umido alla veneta è la sua versatilità. L’abbinamento più classico resta quello con la polenta, morbida o leggermente grigliata, perfetta per raccogliere il sugo. In alternativa, potete scegliere un purè leggero di patate, verdure al forno o un semplice contorno di insalata, per un piatto più essenziale ma comunque completo.

In ogni caso, il baccalà alla veneta resta il protagonista. I contorni ne accompagnano il gusto senza coprirlo e permettono di adattare il piatto ai diversi periodi dell’anno, dall’inverno pieno alle mezze stagioni.

Un secondo di pesce per le feste

Nel Veneto è facile trovare il baccalà in umido alla veneta tra le proposte dei giorni di festa, e non solo a Natale. È un secondo importante, che sta bene in un menu di pesce con antipasto leggero e un buon calice di vino bianco. Se cercate una ricetta baccalà in umido alla veneta per le grandi occasioni, potete curare la presentazione con piatti di ceramica chiara, un filo di prezzemolo fresco e qualche oliva nera in superficie.

Il risultato sarà elegante, ma sempre fedele alla cucina casalinga. Un piatto che mette d’accordo tradizionalisti e curiosi, e che porta in tavola il sapore del mare filtrato dalla storia delle case venete.

Se amate le ricette di recupero, sappiate che il baccalà veneta è perfetto anche il giorno dopo. Potete usarlo per condire una pasta veloce, per farcire crostini caldi o per riempire piccole cocotte da servire come antipasto. Un modo furbo per non sprecare nulla e avere sempre qualcosa di buono pronto.

Ricette di recupero e varianti creative

Gli avanzi di baccalà alla veneta in umido possono diventare la base di tante idee. Con qualche cucchiaio di sugo potete arricchire un risotto semplice. Con i pezzi di pesce potete preparare polpettine morbide, da servire come antipasto o secondo piatto più informale. È un modo per allungare la vita di una ricetta tradizionale e trasformarla in nuove preparazioni, sempre nel segno della cucina di casa.

Che lo chiamiate baccalà alla veneta in umido, baccalà in umido alla veneziana o stoccafisso in umido alla veneta, questo piatto resta un simbolo della cucina regionale. Saporito ma equilibrato, legato alla tradizione ma adattabile alle esigenze moderne, comprese quelle di chi deve fare attenzione a intolleranze e sensibilità. Con pochi accorgimenti sugli ingredienti e sui contorni può diventare il protagonista dei vostri pranzi della domenica, dei menu di festa e di tutte le volte in cui cercate un comfort food di pesce che sappia davvero di casa.

FAQ sul baccalà in umido alla veneta

Che differenza c’è tra baccalà e stoccafisso?

Nel linguaggio comune veneto spesso si dice baccalà ma si usa lo stoccafisso. La ricetta in umido va bene per entrambi, basta ammollarli bene.

Posso preparare il baccalà in umido alla veneta in anticipo?

Sì, anzi migliora. Il baccalà in umido alla veneta è più buono dopo qualche ora di riposo o il giorno dopo, scaldato a fuoco dolce.

Con cosa servo il baccalà in umido alla veneta?

L’abbinamento classico è con la polenta, morbida o grigliata. Sta bene anche con patate lesse, verdure al forno o un’insalata semplice.

Il baccalà alla veneta è adatto a chi è intollerante al lattosio?

Sì, la ricetta baccalà in umido alla veneta è normalmente senza latte e senza burro. Controlla solo gli altri ingredienti del menu.

Meglio la versione in bianco o con il pomodoro?

Dipende dai gusti. Il baccalà in umido alla veneta in bianco è più delicato, quello con pomodoro ha un sugo più ricco e avvolgente.

Come conservo il baccalà in umido avanzato?

Tieni il baccalà alla veneta in frigo, ben chiuso, per 1–2 giorni. Puoi usarlo anche per condire pasta o preparare crostini caldi.

Ricette con baccalà ne abbiamo? Certo che si!

4.3/5 (3 Recensioni)
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