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Coq au vin, un secondo della tradizione francese

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Coq au vin
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (3 Recensioni)

Coq au vin, un’ottima ricetta francese senza glutine

Il coq au vin è una ricetta che ho assaggiato per la prima volta grazie ad Alessia Bianchi, un’influencer comasca dal gusto raffinato e una grande passione per la cucina d’oltralpe. L’aveva preparato per una cena tra amici in una di quelle serate dove si respira calore, risate e profumi intensi provenienti dalla cucina. Il suo coq au vin era un inno alla convivialità e mi ha ispirata a ricreare questo piatto anche nella mia cucina.

Questa ricetta francese del coq au vin colpisce per i profumi intensi, la carne tenera e la salsa al vino che avvolge ogni ingrediente in un abbraccio gustoso. È un piatto che richiede tempo, ma che ripaga con una complessità di sapori unica. La pancetta, i funghi, le cipolle borettane e il vino rosso creano un equilibrio straordinario.

Curiosità e consigli utili
Per un coq au vin davvero autentico, fai marinare il pollo nel vino rosso con cipolla, carota, alloro e pepe nero in grani per almeno 12 ore. Questo passaggio farà la differenza nel sapore finale.

La nostra versione è pensata per chi soffre di intolleranze: è senza glutine e facilmente adattabile per chi evita il lattosio. Basta usare pancetta senza lattosio e addensanti naturali gluten free come l’amido di mais. Anche la scelta del vino può essere fatta con attenzione, optando per una bottiglia certificata.

Ti invito a leggere l’articolo completo per scoprire tutti i segreti del coq au vin, le sue varianti e i consigli per portarlo in tavola in modo elegante, gustoso e inclusivo. È una ricetta ricca di storia e perfetta per una cena speciale.

Ricetta coq au vin

Preparazione coq au vin

Per preparare il coq au vin dovrete iniziare dalle marinatura. Riducete la cipolla in otto spicchi e tagliate le carote a pezzettini. In una grande ciotola versate il pollo, la cipolla, le carote e le erbe aromatiche. Infine coprite con abbondante vino rosso e avvolgete il tutto con la pellicola alimentare. Ponete in frigo e attendete per 24 ore.

Trascorso questo lasso di tempo, filtrate la marinata e conservatela. Ora passate agli altri ingredienti. Fate soffriggere due spicchi di aglio in una padella con un po’ di olio, aggiungete il pollo e cuocetelo su tutti i lati per 7 minuti. Poi prelevatelo dalla padella e conservatelo al caldo. Nella stessa padella inserite le verdure della marinata e cuocete per 2-3 minuti.

Ora aggiungete le cipolle, fate andare per altri 4 minuti e incorporate la farina in modo che il fondo si addensi e si trasformi in una deliziosa cremina. Mettete il pollo e le verdure in una grande pentola, accendete a fiamma alta e sfumate con brandy. Dopo qualche minuto unite il vino della marinatura un mestolo alla volta. Poi applicate il coperchio e fate cuocere.

A parte rosolate la pancetta tagliata a strisce, e incorporate i funghi lavati e tagliati in due. Fate andare per 6 minuti, poi aggiungete il brodo e fatelo rapprendere. Infine inserite pancetta e i funghi nella pentola con il pollo e le verdure. Mi raccomando, inseriteli solo quando il pollo è in cottura da 1 ora e 45 minuti. Cuocete per un altro quarto d’ora, regolate con un po’ di sale, un po’ di pepe e servite.

Per la preparazione del pollo:

  • 1, 5 kg di pollo a pezzi,
  • 350 gr. di funghi champignon,
  • 20 cipolline borettane,
  • 250 gr. di pancetta,
  • 2 spicchi d’aglio,
  • 50 ml. di brandy,
  • 50 ml. di brodo vegetale,
  • 12 gr. di farina di riso,
  • qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva,
  • un pizzico di sale e pepe.

Per la marinatura:

  • 1 lt. di vino rosso,
  • 1 cipolla media,
  • 2 carote medie,
  • q. b. di erbe aromatiche (rosmarino; chiodi di garofano; prezzemolo e timo),
  • q. b. di pepe nero in grani.

Le origini contadine e la storia del coq au vin

Il coq au vin rappresenta uno dei simboli della cucina regionale francese. Nasce come piatto rustico e contadino, molto prima di diventare un’icona gastronomica raffinata. La sua origine è profondamente legata alla tradizione rurale, quando nelle fattorie si cucinavano tagli economici di carne e non si sprecava nulla. In origine, i cuochi utilizzavano un gallo vecchio e coriaceo, difficile da cucinare rapidamente, ma perfetto per una lunga cottura nel vino rosso con erbe e ortaggi.

In effetti, il nome stesso della ricetta – coq au vin – significa letteralmente “gallo al vino”. Il vino rosso ammorbidisce le fibre muscolari del gallo e profuma la carne. Nei secoli, la ricetta ha accolto ingredienti come pancetta, funghi, cipolle e brandy, creando un piatto armonioso che racconta fatica e festa.

Ogni regione francese adotta una variante del coq au vin: in Alsazia si usa il vino bianco e crème fraîche, in Borgogna il Pinot Noir e cipolle dorate, in Provenza scorza d’arancia o lavanda. In ogni versione, la sostanza resta la stessa: cottura lenta, sugo ricco, profumo intenso.

Il coq au vin ha guadagnato fama mondiale anche grazie a chef e divulgatori come Julia Child, che lo ha reso celebre negli Stati Uniti. Oggi, pur cucinando con carni più tenere e tempi ridotti, questo piatto continua a rappresentare la convivialità francese, celebrando cultura, storia e amore per la buona tavola.

Quando servirlo e con quali abbinamenti

Il coq au vin si presta a occasioni speciali, quando si desidera stupire con un piatto elegante ma conviviale. È perfetto per una cena invernale tra amici, per le festività natalizie o per un pranzo domenicale in famiglia. La lunga preparazione consente di dedicarsi con cura alla cucina e valorizzare ogni dettaglio.

Si può servire in cocotte individuali, nappato con il suo fondo di cottura e guarnito con un rametto di timo fresco. Cipolle borettane intere e funghi trifolati arricchiscono l’impiattamento con un tocco rustico e scenografico.

Tra gli abbinamenti consigliati:

  • Contorni rustici: purè di patate, patate al forno, polenta morbida, vellutata di sedano rapa.
  • Pane senza glutine: perfetto per raccogliere il sugo denso.
  • Vino: lo stesso usato in cottura, come Pinot Noir o Dolcetto giovane e poco tannico.

Il coq au vin migliora dopo il riposo: prepararlo il giorno prima permette ai sapori di fondersi perfettamente. Il fondo di cottura avanzato può diventare base per un risotto o condimento per pasta gluten free.

Quali cipolle utilizzare per il coq au vin?

Nel coq au vin anche le verdure giocano un ruolo fondamentale, in particolare le cipolle. Le più adatte sono le borettane, piccole e appiattite, con un sapore tra il dolce e l’acidulo che ricorda la rapa. Durante la preparazione, vengono unite al pollo e ad altre verdure nella padella, arricchendo il contorno.

Le cipolle borettane offrono anche un ottimo profilo nutrizionale: ricche di vitamina C e A, potassio e zolfo, hanno solo 30 kcal ogni 100 grammi. Gustose e leggere, completano il piatto con equilibrio.

Perché abbiamo usato la pancetta nel coq au vin?

Il coq au vin unisce più preparazioni che si assemblano nell’ultima parte della cottura. Tra queste, spicca un mix di funghi e pancetta: si rosola la pancetta a crudo, si uniscono i funghi, si aggiunge brodo vegetale e si lascia ridurre. Infine, si incorpora farina per creare una salsina cremosa e corposa.

Coq au vin

Qualcuno potrebbe storcere il naso alla presenza della pancetta. È grassa, certo, ma non necessariamente dannosa. Contiene nitriti e nitrati in quantità inferiori rispetto ad altre carni lavorate, ed è anche ricca di proteine e sali minerali. Le calorie si attestano tra le 350 e le 400 per 100 grammi, variabili in base al contenuto di grasso.

Come cuocere il coq au vin alla perfezione

La cottura del coq au vin richiede più fasi. Si comincia con una marinatura lunga, usando vino, ortaggi ed erbe aromatiche. Poi si rosola il pollo su un soffritto di aglio e verdure. Una volta dorato, si toglie dalla padella per proseguire la preparazione degli altri ingredienti.

Il pollo torna in padella con le verdure e cuoce lentamente, sfumato con brandy. Dopo circa due ore, si aggiunge il composto di funghi e pancetta. Si termina regolando di sale e pepe. La preparazione può durare un giorno intero, inclusa la marinatura, ma ne vale la pena: il risultato è un piatto ricco, aromatico e memorabile.

Ricette di pollo ne abbiamo? Certo che si!

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