Allergia al Nichel e intolleranza: tutte le differenze.

Allergia al nichel da contatto e intolleranza: le differenze
L’allergia al nichel da contatto è una reazione del sistema immunitario che si manifesta quando la pelle entra in contatto con oggetti o materiali contenenti nichel. Può capitare indossando gioielli, orologi, bottoni metallici, occhiali o usando utensili da cucina che rilasciano il metallo.
I sintomi principali sono localizzati nella zona di contatto: arrossamento, prurito, gonfiore, piccole vescicole o secchezza. Si tratta di una reazione cutanea, che non coinvolge direttamente l’apparato digerente.
L’intolleranza al nichel, invece, è legata all’ingestione di alimenti che contengono questo metallo. In questo caso la risposta del corpo non è immediata e può essere più diffusa. I sintomi possono interessare l’apparato digerente (gonfiore, dolori addominali, nausea), la pelle (sfoghi, prurito) e, in alcuni casi, causare stanchezza o mal di testa.
La differenza principale sta quindi nella via di esposizione: contatto diretto per l’allergia e ingestione per l’intolleranza. Anche il trattamento cambia. Per l’allergia al contatto, il primo passo è evitare l’uso di oggetti contenenti nichel e scegliere materiali alternativi come acciaio nichel free, titanio o plastica anallergica. Per l’intolleranza, invece, è necessario seguire una dieta a basso contenuto di nichel, selezionando attentamente gli alimenti.
In entrambi i casi, la diagnosi deve essere confermata da un professionista. Nel sospetto di allergia, il test più usato è il patch test cutaneo, mentre per l’intolleranza si ricorre a protocolli dietetici di esclusione e successiva reintroduzione controllata.
Conoscere la differenza tra queste due condizioni è fondamentale per adottare le giuste precauzioni e migliorare la qualità di vita.
Allergia al nichel da contatto, Snas e intolleranza
Se anche voi, come tante altre persone ancora non avete ben chiara l’effettiva differenza fra allergie ed intolleranze, ricordatevi sempre che:
- L’allergia è una reazione del sistema immunitario, scatenata da alcuni allergeni, presenti nella sostanza che provoca la reazione avversa, e percepiti come elementi estranei dal nostro organismo.
Gli anticorpi della persona affetta da allergia provocano una risposta immunitaria esagerata, che può avere conseguenze anche molto dannose per l’organismo. - Distinguiamo l’allergia da contatto al nichel (DAC) che è molto diffusa (80%) dalla sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS) ) di cui ne soffre una percentuale minore (20%).
- La SNAS è caratterizzata dalla presenza sia di dermatite da contatto con oggetti contenenti il nichel ma anche da disturbi sistemici con emicrania, malessere, astenia, manifestazioni cutanee (orticaria, eritema, prurito) e gastrointestinali (meteorismo addominale, perdita o aumento di peso, stipsi e/o diarrea).
- L’intolleranza invece, come dice la parola stessa, è l’incapacità di sopportare un dato elemento, e non coinvolge il sistema immunitario. Se assumiamo in maniera abbondante, o per molto tempo, un determinato alimento, l’organismo si ribella, dando origine a tutta una serie di sintomi.
L’allergia è una reazione immunitaria immediata del nostro organismo, che può essere anche grave e non dipende dalla dose assunta, mentre l’intolleranza è una reazione tossica che si manifesta “per accumulazione”, ossia dipende dalle dosi di sostanza incriminata che assumiamo.
Soffro di intolleranza o allergia?
Le allergie e le intolleranze, spesso possono essere in parte accomunate da questi sintomi:
- Nausea
- Dolori addominali
- Diarrea
- Gonfiore allo stomaco
- Arrossamento della pelle
- Prurito
I sintomi di un’allergia possono essere ovviamente molto più gravi, e possono portare a problemi cardiaci e respiratori, e addirittura ad un shock anafilattico, da curare tempestivamente.
A volte si verificano delle intolleranze che possono essere confuse con allergie e viceversa, a causa dei sintomi simili.
Negli ultimi anni si è verificato un sensibile aumento di casi di queste cosiddette “pseudo-allergie”, e l’allergia al Nichel è una di queste.

Allergia al Nichel: come la distinguo dall’intolleranza?
Il Nichel, oltre che in molte leghe metalliche, che a contatto con la nostra pelle causano reazioni spiacevoli, è presente anche in moltissimi alimenti. Quelli che ne contengono le maggiori quantità in assoluto sono:
- Cacao
- Liquirizia
- Frutta secca
- Lenticchie
- Fagioli
Il Nichel è presente in quantità significative anche in molte altre verdure e frutti, ed in piccole quantità è presente un pò ovunque, come nell’acqua del rubinetto ed in molti alimenti confezionati.
Se soffrite di una intolleranza al Nichel potreste manifestare questi sintomi:
- Gonfiore all’addome
- Senso di spossatezza
- Nausea
- Mal di testa
- Asma
Ma anche:
- Infiammazioni alla bocca e alle gengive
- Afte
- Dermatiti e prurito (anche da contatto).
Questi sintomi di solito si sviluppano nel tempo e dipendono inoltre dalla quantità di Nichel che ingerite o con cui venite a contatto.
Se invece soffrite di SNAS, i sintomi potrebbero essere più o meno simili, ma immediati e più gravi, e potrebbero sfociare anche in:
- Attacchi d’asma
- Crisi respiratorie
L’allergia al Nichel è inoltre la prima causa di dermatite allergica da contatto, che produce lesioni alla pelle molto simili a quelle dell’eczema (la pelle si riempie di vescicole che possono rompersi e formare crosticine diffuse).
Se presentate alcuni di questi sintomi e volete scoprire se soffrite di allergia al Nichel, dovrete sottoporvi ad un semplicissimo test cutaneo, il patch test. Vi verrà applicato sul braccio o sulla schiena un cerotto che rilascerà gradualmente del Nichel sulla vostra epidermide: a seconda della reazione della pelle nei giorni successivi, lo specialista sarà in grado di capire il tipo e l’entità del vostro disturbo. Se soffrite di intolleranza alimentare difficilmente verrà diagnosticata dal Patch Test.
La mia breve storia
Fin dai primi disturbi ho deciso di sottopormi a un test. L’esito, segnato con ++++, mi ha portato a ricevere un consiglio chiaro: eliminare tutti gli oggetti che mi provocavano irritazioni, dermatiti e pruriti.
Ho iniziato subito a prestare attenzione a utensili, monete, occhiali, scarpe di cuoio, collant colorati e molto altro. I risultati sono stati positivi per la pelle, ma i disturbi sistemici non si sono fermati.
Su consiglio del prof. Di Fede ho intrapreso una dieta a rotazione degli alimenti, abbinandola a mille accorgimenti nella vita quotidiana. Ho provato anche la terapia iposensibilizzante a bassa dose di nichel della Lofarma, ma senza ottenere benefici concreti.
La terapia chelante
Alla fine, il professore mi ha prescritto la terapia chelante. Questo trattamento prevede la somministrazione di un agente chelante, in grado di legarsi ai metalli presenti nel corpo e portarli all’esterno tramite feci e urine.
È un procedimento che deve essere eseguito da un medico specialista. Non comporta particolari rischi, ma richiede una buona funzionalità renale. È controindicato nei casi di grave insufficienza renale o epatica e, in genere, non è consigliato a persone molto debilitate.
Qualche piccolo aiuto può dare sollievo
Esistono trattamenti naturali che possono aiutare a eliminare i metalli pesanti. Si basano su integratori naturali con proprietà chelanti: si legano ai metalli e li trascinano fuori dall’organismo, senza gli effetti collaterali tipici dei farmaci.
Sia che tu sia intollerante al nichel alimentare, allergico al nichel da contatto (DAC) o che ti sia stata diagnosticata la SNAS, non esiste una cura definitiva. Non è possibile eliminare del tutto il nichel dalla vita di chi ne è sensibile.
Per ridurre i sintomi è fondamentale seguire una dieta a basso contenuto di nichel. E, prima di modificare il proprio regime alimentare, è sempre bene rivolgersi a uno specialista. Evitare le diete “fai da te” è importante per non rischiare squilibri dannosi per l’organismo.
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