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Gâteau Breton: Tarte bretone dolce senza glutine

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Gâteau Breton
Italiana , Ricette per intolleranti
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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Gâteau breton senza glutine: tutto quello che c’è da sapere

Questa versione del gâteau breton senza glutine nasce per chi ama i dolci burrosi, avvolgenti, da tagliare a fette e da portare a tavola come si faceva una volta. È una torta di origine francese, tipica della Bretagna, che in questa variante è pensata per chi non può usare il frumento ma non vuole rinunciare né al profumo di burro né alla consistenza morbida della frolla montata.

La base è ricca, quasi pasticcera, e ha quella nota salina tipica delle preparazioni bretoni che la rende meno stucchevole e più elegante. Il cuore è di confettura, qui di lamponi, ma resta del tutto personalizzabile: more, ribes, albicocche, frutti rossi misti. Si può scegliere anche una composta senza zuccheri se la dieta lo richiede. È una torta comoda, perché la confettura va congelata prima e questo permette un montaggio pulito e preciso.

Questa tarte bretone è naturalmente senza glutine perché usa farina di grano saraceno, farina di riso e amido di mais. Non contiene latte solo se si sostituisce il burro con un grasso consentito. Per il nichel: serve valutazione caso per caso.

La ricetta che segue è strutturata come in laboratorio: prima si prepara il disco di confettura, poi si lavora la frolla montata, quindi si assembla e si cuoce. Il risultato è una torta compatta ma morbida, che si taglia bene solo dopo completo raffreddamento. È uno di quei dolci che il giorno dopo sono anche più buoni.

Ricetta Gâteau Breton

Preparazione Gâteau Breton

  • Versate i lamponi in una casseruola e scaldate a fuoco basso finché cominciano a sfaldarsi.
  • Mescolate la pectina con 2 cucchiai di zucchero (presi dal totale) e unite alla frutta.
  • Portate a bollore e cuocete per 3 minuti.
  • Aggiungete il resto dello zucchero, riportate a bollore e proseguite la cottura per altri 3 minuti.
  • Versate in uno stampo piccolo di diametro inferiore a quello della torta. Lasciate raffreddare e poi congelate fino a completo indurimento.
  • In planetaria con frusta (o con fruste elettriche) lavorate il burro morbido con zucchero, sale e scorza di limone finché il composto diventa chiaro e spumoso.
  • Aggiungete i tuorli poco per volta, facendo assorbire bene ogni aggiunta prima di unire la successiva.
  • Profumate con il rum.
  • Setacciate insieme farina di grano saraceno, farina di riso e amido di mais e unite al composto; mescolate solo quanto basta per ottenere un impasto omogeneo.
  • Imburrate uno stampo da 20 cm (meglio se antiaderente).
  • Stendete metà della frolla sul fondo aiutandovi con spatola umida o dorso di un cucchiaio.
  • Posizionate al centro il disco di confettura congelata e premete leggermente.
  • Coprite con la frolla rimanente e livellate con cura.
  • Mescolate il tuorlo con il latte e spennellate la superficie. Con i rebbi di una forchetta tracciate il classico disegno a griglia.
  • Cuocete in forno ventilato preriscaldato a 180°C per circa 45 minuti, finché la superficie risulta dorata.
  • Sfornate e lasciate raffreddare completamente nello stampo.
  • Solo da freddo sformate la torta e tagliate a fette.

Piccoli consigli:

  • La confettura può essere di more, ribes, mirtilli o albicocche.
  • Per una versione senza lattosio usare burro delattosato.
  • L’amido di mais può essere sostituito con fecola di patate.
  • Servita il giorno dopo è ancora più buona.

Ingredienti Gâteau Breton

  • Per la confettura di lamponi
  • 250 g di lamponi
  • 125 g di zucchero semolato
  • 8 g di pectina
  • Per la frolla montata
  • 130 g di burro chiarificato ammorbidito
  • 130 g di zucchero semolato
  • 3 g di sale
  • Scorza grattugiata di 1 limone non trattato
  • 60 g di tuorli
  • 15 g di rum
  • 110 g di farina di grano saraceno
  • 60 g di farina di riso
  • 20 g di amido di mais
  • Per la doratura1 tuorlo
  • 10 g di latte intero senza lattosio. 

Un dolce bretone dalla personalità burrosa

Il gâteau breton senza glutine mantiene l’anima del dolce bretone tradizionale, cioè quella struttura quasi di pasta frolla ma più soffice e montata, che nasce per esaltare il burro. In Bretagna il burro è un ingrediente identitario e di solito è leggermente salato, quindi anche nel nostro adattamento è utile mantenere un pizzico di sale per far emergere gli aromi. È un dolce nato per durare, da credenza, che resta buono per giorni e che si presta a essere portato in viaggio o regalato.

Questa versione senza glutine non rinuncia alla rotondità. Lo fa usando una combinazione di farina di grano saraceno, farina di riso e amido di mais, che insieme ricreano una struttura friabile ma non secca. Il grano saraceno dona carattere e colore, mentre il riso alleggerisce. L’amido di mais regala quella parte di delicatezza che, in assenza di frumento, è spesso necessaria per non avere una torta troppo compatta.

Un altro punto tipico del dolce bretone è la profumazione. Qui si è scelto limone e rum, due aromi che stanno benissimo con il burro e con la frutta rossa. Il limone rinfresca e il rum scalda. Volendo, si può sostituire il rum con un estratto di vaniglia o con un liquore all’arancia, ma la presenza di un aroma alcolico leggero aiuta a dare profondità.

Infine c’è la parte estetica: la doratura con il tuorlo e il disegno con i rebbi della forchetta. Anche questo è tipico del gâteau breton. Non è solo decorazione, è un segno di riconoscibilità. Vederlo dorare in forno e diventare ambrato è una delle parti più gratificanti della preparazione.

burro in pasticceria

Il ruolo del burro e perché non va ridotto nel Gâteau Breton

In questo dolce il burro non è un semplice grasso: è il protagonista. Proprio per questo, quando si adatta la ricetta per renderla priva di glutine, non conviene ridurre la quota di burro. Se lo si fa, si rischia di perdere l’identità del gâteau breton senza glutine e di ottenere una torta più vicina a una crostata light che a un dolce bretone. Meglio quindi mantenere i 130 g previsti, scegliendone uno di ottima qualità, possibilmente bavarese o di panna centrifugata.

Il burro va lavorato a crema con lo zucchero, il sale e la scorza di limone. Questo passaggio di montata è fondamentale perché introduce aria e permette alla frolla di risultare più soffice. In presenza di farine senza glutine è ancora più importante perché la struttura non viene sostenuta dalla rete glutinica. Aria + grasso = morbidezza. Per chi non tollera il lattosio esistono burri delattosati molto performanti che in questa ricetta funzionano bene.

La presenza del sale, circa 3 g, può sembrare insolita in un dolce. In realtà è un segno di quella tradizione bretone che usa burro salato anche in pasticceria. Il sale mette in risalto gli aromi del burro, delle uova e della confettura. È lo stesso principio che usiamo quando facciamo il caramello salato. Qui è più discreto, ma la logica è identica.

Un’ultima nota riguarda la cottura: un impasto con molto burro, in uno stampo non troppo grande (20 cm), ha bisogno di una cottura non frettolosa, sui 45 minuti. È normale che appena sfornato sembri morbido, si assesta in raffreddamento. Per questo non va tagliato caldo.

La frolla montata senza glutine: come ottenere la giusta consistenza

La frolla montata è una frolla più ricca di grassi e lavorata più a lungo, così da incorporare aria. In versioni senza glutine capita che l’impasto risulti troppo morbido oppure, al contrario, troppo compatto. Qui la miscela di grano saraceno, riso e amido aiuta proprio a bilanciare. Il grano saraceno dà struttura, il riso rende gestibile la spatolatura, l’amido dona setosità. Se l’impasto dovesse sembrare troppo morbido, basta un breve passaggio in frigorifero prima del montaggio.

Invece di stendere la pasta con il mattarello, in questa ricetta si lavora nello stampo con la spatola. È un metodo utile con le frolle senza glutine, perché spesso sono più fragili e si rompono se le si sposta. Così, invece, si spalma il primo strato, si inserisce il disco di confettura congelato e si chiude con un secondo strato. Il congelamento della confettura è il trucco che permette una farcitura regolare.

È importante non lavorare troppo la miscela di farine quando la si aggiunge al burro montato. Una lavorazione eccessiva porta a una frolla che in cottura si compatta troppo. Si versa, si amalgama il minimo, ci si ferma. Lo stesso vale per i tuorli: vanno aggiunti poco alla volta perché il composto non si separi.

Per chi ha bisogno di una versione senza mais, si può sostituire l’amido di mais con fecola di patate o amido di riso, mantenendo la stessa quantità. La struttura cambia di poco e il dolce resta piacevole. In caso di uso di farine naturalmente più assorbenti, un cucchiaio di latte può riequilibrare.

Confettura di lamponi

Cuore di confettura di lamponi, ma non solo

La ricetta prevede una confettura rapida di lamponi con pectina. I lamponi hanno un sapore leggermente acidulo che alleggerisce la parte grassa del gâteau breton senza glutine. È una bella combinazione perché il dolce non è più solo burro, ma burro + frutta. Se però in casa si hanno altri frutti, anche surgelati, la ricetta funziona lo stesso. More, mirtilli, fragole, persino albicocche: basta regolare lo zucchero in base alla dolcezza naturale.

La pectina è utile perché permette di ottenere un cuore compatto, che non si disperde in cottura. Se non la si ha, si può allungare la cottura della frutta con lo zucchero fino a ottenere una consistenza densa. L’importante è che, dopo il raffreddamento, la confettura possa essere colata in un anello e poi congelata. È quello il passaggio che dà ordine al montaggio.

Chi non vuole usare zucchero può orientarsi su una composta di frutta a ridotto contenuto di zuccheri, già pronta. Basta colarla in un piccolo stampo, congelarla e usarla come farcia. Per una versione più “adulta” sono deliziosi i ribes rossi o un mix di frutti rossi con un filo di vaniglia.

Per curiosi e appassionati di cucina francese, è interessante dare un’occhiata alla tradizione bretone e alle sue varianti di dolci al burro, ad esempio qui: approfondisci qui. Si capisce subito perché questo tipo di dolce è nato proprio lì.

Diete, intolleranze e possibili sostituzioni

Questa torta nasce senza glutine perché usa farine naturalmente gluten free. Chi è celiaco, però, deve sempre verificare che tutti gli ingredienti (amidi, pectina, aromi, rum) riportino la dicitura idonea. La ricetta non contiene latte solo se si sostituisce il burro con burro delattosato o con un grasso vegetale ben strutturato, ma va detto che la resa aromatica con il burro resta la più vicina al dolce originale.

Per chi è sensibile al lattosio il burro delattosato è una scelta semplice. Per chi segue una dieta FODMAP si può usare una confettura a basso contenuto di fruttosio e non esagerare con le porzioni, perché è comunque un dolce ricco. Per quanto riguarda il nichel, grano saraceno e alcune confetture possono rappresentare un problema: in questo caso è opportuno adattare con farine consentite dall’elenco interno NonnaPaperina e usare una farcia meno critica.

Lo zucchero semolato si può sostituire con zucchero di canna fine, ma è bene ricordare che lo zucchero contribuisce anche alla struttura della frolla montata. Meglio non ridurlo troppo. Per l’aromatizzazione, chi non ama il rum può usare acqua di fiori d’arancio o solo scorza di limone. L’importante è non lasciare la torta senza profumi perché burro e uova senza contrappunti risultano più pesanti.

Per chi desidera un dessert completamente inclusivo, si può portare in tavola questa tarte accanto a una crostata senza glutine e senza lattosio già presente sul blog (link interno), così tutti possono scegliere. Il formato da 20 cm è perfetto per 8 persone.

Gâteau Breton

Servizio, conservazione e idee di presentazione per il Gâteau Breton

Il gâteau breton senza glutine dà il meglio di sé da freddo, dopo almeno qualche ora di riposo. La confettura si stabilizza, la frolla si compatta, i profumi maturano. È una torta che si può preparare il giorno prima di un pranzo, e anzi è consigliabile. Si conserva a temperatura ambiente, sotto campana, per 2-3 giorni. Se fa molto caldo, meglio passare in frigorifero e poi riportare a temperatura prima di servire.

Per una presentazione più elegante si può spolverare con poco zucchero a velo solo al momento, oppure accompagnare ogni fetta con un cucchiaio di panna montata senza lattosio. Anche una salsa alla vaniglia leggera è una bella idea, soprattutto se il ripieno è di frutti rossi. Il contrasto bianco/rosso/burro è molto piacevole anche visivamente.

In ottica di cucina inclusiva è utile indicare in menù la presenza di uova, burro e mais. Questo permette agli ospiti di regolarsi. Se la torta viene servita in un buffet, tagliarla solo quando è totalmente fredda evita briciole e rotture. Una fetta perfetta invoglia sempre di più.

Per chi ama i germogli in cucina, si possono usare pochissimi germogli dal gusto neutro o acidulo come decorazione sul piatto, non sulla torta, per dare quell’aspetto contemporaneo senza alterare la tradizione. Una piccola composta extra in ciotolina accanto completa il servizio.

Faq su gâteau breton senza glutine

Si può fare il gâteau breton senza glutine senza pectina?

Sì, basta cuocere più a lungo la frutta con lo zucchero fino a ottenere una consistenza densa che regga il congelamento.

Posso usare solo farina di riso?

Meglio di no: la sola farina di riso rende la torta più fragile. La presenza di grano saraceno dà struttura e sapore.

Quale burro è meglio per questa torta?

Un burro di ottima qualità, morbido ma non fuso, magari leggermente salato per richiamare la tradizione bretone.

La torta è adatta a chi è intollerante al lattosio?

Sì, usando burro delattosato e controllando gli altri ingredienti si ottiene una versione più tollerabile.

Serve davvero congelare la confettura?

Sì, perché così la farcia resta al centro e non scende verso il fondo durante la cottura.

Si può sostituire il rum?

Certo, con vaniglia o con un liquore agli agrumi, oppure solo scorza di limone per una versione analcolica.

Ricette dolci francesci ne abbiamo? Certo che si!

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