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Cassava: il pane degli indios con farina di manioca

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

cassava
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette a basso contenuto di nichel
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 5 min
cottura
Cottura: 10 min
dosi
Ingredienti per: 6 persone
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4.2/5 (6 Recensioni)

Cassava: il pane degli indios con farina di manioca

Quando pensiamo al pane, la mente corre subito alla farina di grano, alla crosta dorata e al profumo del forno. Ma c’è un altro tipo di pane, meno noto in Europa, che ha nutrito intere civiltà: è quello preparato con la cassava, la radice che gli indios dell’Amazzonia trasformavano in alimento quotidiano. Conosciuta anche come manioca, questa pianta tropicale ha dato vita a una farina naturalmente priva di glutine, diventata oggi un punto di riferimento per chi cerca soluzioni sane e alternative nella propria dieta.

Quello che rende la farina di manioca così speciale non è solo l’assenza di glutine, ma anche la sua versatilità. È in grado di assorbire liquidi in modo omogeneo, offrendo una consistenza piacevole sia nei dolci che nei piatti salati. In molte culture viene utilizzata per creare delle focaccine sottili o pani spugnosi, senza bisogno di lievito. Anche in cucina italiana può trovare spazio in piatti creativi, specialmente se si cercano ricette adatte a intolleranti al glutine, al lattosio o al nichel.

Un consiglio da provare
Per iniziare a usare la farina di manioca in cucina, puoi preparare delle crepes salate senza glutine: mescola 80 g di farina di manioca, 200 ml di latte vegetale e un pizzico di sale. Cuoci in padella antiaderente e farcisci a piacere. Un’ottima alternativa alle classiche crespelle!

A differenza di altre farine senza glutine, la cassava ha un sapore neutro e una consistenza che non richiede sempre miscele complesse. È perfetta per chi si avvicina per la prima volta a un’alimentazione gluten-free senza dover rinunciare al gusto. E grazie alla sua origine vegetale pura, è una scelta ideale anche per vegani o chi segue un’alimentazione naturale. Utilizzarla significa anche sostenere una filiera agricola sostenibile: la manioca cresce in climi caldi, su terreni poveri, e non ha bisogno di fertilizzanti chimici.

Oggi possiamo trovare la cassava facilmente nei negozi specializzati o online. È l’occasione perfetta per riscoprire un ingrediente antico, carico di storia e significato culturale. Portarla in tavola non è solo un atto culinario, ma anche un viaggio nelle tradizioni sudamericane. E perché no, un modo per innovare le nostre ricette con semplicità e autenticità.

Ricetta Cassava

Preparazione Cassava

Lavate bene la manioca sotto l’acqua fresca corrente e sbucciatela. Grattugiate la polpa e avvolgetela in un panno pulito per fare assorbire bene la sua umidità e il liquido che rilascia Mettetela in una terrina, aggiunge il sale e mescolate bene per eliminare tutti i grumi.

Dividete il composto in parti uguali, stendeteli pressandoli con le mani e formate dei cerchi dalle dimensioni che  preferite.

Scaldate per bene una padella di ghisa o antiaderente. Quando è calda disponete al centro le frittatine di manioca aiutandovi a stenderle con una spatola.

Farle dorare per bene, rigiratele e quando sono ben dorate da entrambe le parti servitele ben calde in accompagnamento a piatti a base di carne oppure gustatele al naturale come fossero semplici snack.

Ingredienti Cassava

  • 1 manioca
  • q.b. sale 

Cassava: il pane degli indios con farina di manioca

Un ingrediente antico e senza glutine

Hai mai sentito parlare della cassava, detta anche manioca? Questo tubero tropicale, conosciuto come “il pane degli indios”, è da secoli alla base dell’alimentazione di molti popoli sudamericani. La farina di manioca viene utilizzata per creare pane, focacce e dolci naturalmente privi di glutine. Perfetta quindi per chi soffre di celiachia o segue una dieta gluten-free, la cassava rappresenta un’alternativa gustosa alle farine tradizionali.

Benefici depurativi e proprietà antinfiammatorie

Oltre a essere senza glutine, la cassava è composta per il 60% da acqua e ha proprietà diuretiche e depurative, ideali per alleggerire il corpo dalle tossine. Le radici fresche hanno effetti astringenti e risultano particolarmente utili in caso di disturbi intestinali come la diarrea. Le foglie, invece, sono note nella medicina tradizionale per il loro potere analgesico. È incredibile pensare a quanti benefici siano racchiusi in una pianta così semplice e poco conosciuta in Europa.

Lo sapevi?
La farina di manioca viene spesso impiegata per preparare dolci, pane croccante o morbide focacce. In Brasile, ad esempio, è la base per la famosa pão de queijo, un panino al formaggio morbidissimo e privo di glutine! Inoltre, rispetto ad altre farine alternative, la cassava ha un sapore delicato e una buona resa in cottura.

Una tradizione culinaria che attraversa i secoli

In molte regioni dell’America Latina, la cassava viene ancora oggi grattugiata, pressata e cotta secondo metodi tradizionali. Dai popoli amazzonici al Brasile moderno, la manioca è presente ogni giorno nelle cucine rurali, ma anche in quelle più raffinate. Una delle preparazioni più caratteristiche è il “beiju”, una sorta di crêpe croccante ottenuta dalla farina di manioca umidificata e tostata. In altri casi viene impiegata per ottenere una sorta di semola detta “farofa”, usata per accompagnare carni e legumi. È sorprendente vedere come un solo ingrediente possa dare vita a così tante varianti, ognuna con una storia da raccontare.

Perfetta per chi ha intolleranze

Dal punto di vista nutrizionale, la farina di manioca apporta energia senza appesantire. È composta principalmente da amido, ma contiene anche una discreta quantità di fibre e minerali. È priva di glutine e quindi adatta a chi soffre di celiachia, ma è anche una buona scelta per chi è intollerante al nichel o cerca farine più digeribili. Naturalmente non contiene lattosio, quindi si adatta anche a regimi alimentari restrittivi. Quando si cucina per chi ha più intolleranze, trovare ingredienti così versatili è una vera salvezza.

Dolce o amara: la doppia anima della cassava

Una delle cose più interessanti della cassava è la sua trasformazione. A seconda del trattamento, può diventare dolce o amarognola, neutra o saporita. La manioca dolce è quella che troviamo nei negozi, sicura e pronta all’uso. La manioca amara, invece, deve essere lavorata per eliminare le tossine naturali. Nei paesi d’origine, questo processo avviene con tecniche tramandate da secoli, come la fermentazione, l’essiccazione o la cottura prolungata. Questo rende la cassava un alimento affascinante anche dal punto di vista antropologico: un esempio di come l’uomo abbia imparato a rendere commestibili anche le piante più complesse.

Usi in cucina e scelta sostenibile con la cassava

In cucina, la farina di manioca può essere utilizzata per preparare pane, dolci e impasti gluten-free. Se mescolata con altre farine naturali come quella di riso o di mais, offre risultati sorprendenti sia nel gusto che nella consistenza. Un esempio è il “bolo de aipim”, un dolce brasiliano simile a una torta morbida e umida, perfetta anche per chi è intollerante al lattosio.

Oppure puoi usarla per delle frittelle croccanti, ideali come antipasto o contorno. Il bello della manioca è che si adatta facilmente ai gusti occidentali, rendendo semplici anche le ricette più esotiche.

Infine, è bello sapere che usare la cassava in cucina significa anche fare una scelta etica e sostenibile. Si tratta di una pianta che cresce in terreni poveri e con poca acqua, quindi non richiede grandi risorse per essere coltivata. È una risorsa preziosa per molte popolazioni del sud del mondo e rappresenta un’alternativa valida alle coltivazioni intensive di grano. Inserirla nella nostra alimentazione non è solo una questione di salute o gusto, ma anche un piccolo gesto di rispetto verso l’ambiente e verso chi, da secoli, ne fa tesoro.

Ricette con tapioca ne abbiamo? Certo che si!

4.2/5 (6 Recensioni)
Riproduzione riservata

4 commenti su “Cassava: il pane degli indios con farina di manioca

  • Mar 6 Set 2016 | Victoria ha detto:

    e se lo volessi fare con la farina e non col frutto quali sono le proporzioni?

    • Mar 6 Set 2016 | Tiziana ha detto:

      Salve Victoria non ho mai provato e non lo so! Rimediero’ appena riesco

  • Mer 27 Feb 2019 | EVA CARDAMONE ha detto:

    alguien tiene receta para hacer CHIPPA??????

    • Gio 28 Feb 2019 | Tiziana Colombo ha detto:

      Ingredienti (ricetta di Luly Lang):
      250 gr di fecola di mandioca
      175 gr di formaggio mar del plata (è tipo un gouda saporito)
      50 gr di Parmigiano
      50 gr di burro
      1 uovo
      1 cucchiano di sale
      da 1/4 a 1/2 tazza di latte (dipende come viene assorbito dall’impasto)
      Grattare i formaggi. Aggiungere il burro a temperatura ambiente e mescolare bene fino a ottenere una crema, aggiungere l’uovo e il sale. Si puó fare il tutto con un robot, un mixer.

      Incorporare la fecola di mandioca poco a poco e poi, sempre lentamente, il latte fino a formare un impasto di media consistenza che si stacca dalle dita.
      Formare delle sfere di 3-4 cm di diámetro e metterle in una teglia leggermente imburrata e distanziate tra loro perché crescono in cottura e altrimenti si attaccano.
      Cucinare in forno caldo e forte per 15 minuti circa.
      Questa é una preparazione che, come di dice a Roma, va “cotta e magnata”, altrimenti dopo un un giorno dapprima diventano gommosi e poi si seccano.
      Esistono due alternative: preparare il numero di chipas che si presume si mangeranno e si conserva quello che resta dell’impasto per alcuni giorni in frigorifero, o si congelano.
      Avviso per i non celiaci: questa volta si deve usare si o si l fecola di mandioca, non si puó sostituire con la farina comune di grano, altrimenti…non sono più chipá !!
      So che non è facilissima da trovare in Italia, lascio un link che magari puó aiutare, altrimenti provate nei negozi equo solidali o specializzati (es Castroni)

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