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Una golosa granita di lamponi e uva rossa

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

granita di lamponi e uva rossa
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 10 min
cottura
Cottura: 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (306 Recensioni)

Il fine pasto dietetico ed ipocalorico: la granita di lamponi e uva rossa

La granita di lamponi e uva rossa rappresenta un modo del tutto goloso e fresco di gustare due alimenti speciali particolarmente conosciuti nelle nostre terre: i lamponi e l’uva rossa. Chi intenda apprezzare le virtù dell’uva senza dover necessariamente bere il vino, potrà trovare in questa ricetta una valida e genuina alternativa.

Questi piccoli frutti entrambi rossi, per via del loro sapore e della consistenza della loro polpa succosa, si prestano ad essere resi nella forma di succhi, che possono essere realizzati a casa. Personalmente la reputo un’ottima, dolce, fresca e nello stesso tempo sana alternativa a quelli confezionati, nella stragrande maggioranza dei casi ricchi di conservanti e coloranti di ogni genere.

Moltissime sono le ricette che vedono protagonisti questi piccoli frutti: si va da dalla preparazione di marmellate a quella di crostate, in ogni paese vengono utilizzati in mille modi differenti. Ogni preparazione rappresenta, d’altronde, una buona occasione per cibarsene, viste le eccellenti proprietà nutrizionali delle quali questi frutti beneficiano.

Ricetta granita di lamponi e uva rossa

Preparazione granita di lamponi e uva rossa

Estraete il succo dai lamponi e dall’uva. Versate il succo in un frullatore e ag­giungete quello di limone, il Maqui e lo sciroppo di yacon. Frullate bene e poi versate la mistura in un contenitore richiudibile.

Congelate per 4-6 ore, fino a rendere il composto solido. Per servire, graffiate la superficie con i rebbi di una forchetta per fare una “neve” rossa e versate in coppette.

Congelate per 4-6 ore, fino a rendere il composto solido. Per servire, graffiate la superficie con i rebbi di una forchetta per fare una “neve” rossa e versate in coppette.

Decorate con lamponi freschi e fette di carambola. Questa granita, leggera e bella a vedersi, può fungere anche da colazione o dessert pomeridiano durante una giornata calda.

Ingredienti granita di lamponi e uva rossa

  • 200 g di lamponi
  • 450 g di uva rossa senza semi
  • Il succo di 1 limone
  • 2 cucchiaini di concentrato di Maqui Salugea
  • 1 cucchiaio di polvere di yacon
  • qualche fettina di carambola

La fresca variante al succo di frutta

La granita di lamponi e uva rossa rappresenta, ad esempio, un modo del tutto originale, fresco, goloso, di gustare questi polposi piccoli frutti e di concludere al tempo stesso un lauto pasto. D’altronde, chi non ama la granita alzi la mano.

La nostra enogastronomia vede l’uva rossa come una delle principali protagoniste, visto che, come sappiamo, da essa si ricava il vino, elisir di lunga vita, potente concentrato di tutte le proprietà nutritive e curative dell’uva. Ottima dunque l’idea di preparare, in alternativa, una buona granita così da farne beneficiare anche i bambini i quali apprezzano tantissimo le granite, specie quelle alla frutta.

La dolce variante ricca di vitamine: la granita di lamponi e uva rossa

Alla mandorla, al caffè, agli agrumi, alla fragola, alla pesca, al pistacchio: sono tante le varietà di granite che possono essere realizzate tranquillamente anche a casa, la scelta della variante preferita è certamente suggerita dal gusto, ma anche dalle caratteristiche nutrizionali, che nell’uva rossa e nel lampone in assoluto abbondano.

La granita di lamponi e uva rossa è estremamente ricca di polifenoli, sostanze naturali, particolarmente note per la loro azione positiva sulla salute umana.

Essi sono contenuti sia nell’uva rossa che nei lamponi. A questo si aggiunge un’apprezzabile contenuto di vitamine e sali minerali, tra essi il calcio, il potassio e il magnesio.

La carambola, un frutto dolce e amaro

La carambola è un frutto molto particolare. Sappiamo che al mondo esistono varie forme e colori, eppure in questo caso questo la natura ha voluto darci un esemplare davvero curioso.

Già, ma qual è la sua particolarità? Beh, si tratta di un frutto formato da cinque coste lungo il proprio asse.

Il significato di queste parole forse non è subito intuibile, ma se si dà un rapido sguardo all’immagine tutto risulta più chiaro: quando viene tagliato il frutto assomiglia ad una stella a cinque punte.

Non è quindi un caso che il nostro protagonista odierno sia conosciuto anche con il nome di starfruit, ovvero di “frutto della stella”.

La carambola è usata sia come alimento che come decorazione

La carambola è una specie nativa dell’sud-est asiatico. Gli stati che hanno dato vita a questo frutto sono le Filippine, l’Indonesia, la Malesia, il Vietnam, il Nepal, il Bangladesh e lo Sri Lanka. È in questo clima caldo umido che la pianta ha potuto crescere e prosperare.

Da lì, è stata poi esportata in altri Paesi con condizioni simili ed infatti oggi è possibile trovarla in aree come l’America latina, i Caraibi e gli Stati Uniti meridionali. L’origine del frutto della stella è tutt’ora ignota.

carambola

Le prime informazioni ci parlano della zona dello Sri Lanka e dell’Indonesia, ma è tutto il sub-continente indiano ad averne beneficiato per centinaia di anni.

Oggi la carambola sta diventando sempre più popolare ed è già conosciuta molto bene nelle zone del Pacifico come l’Australia, la Nuova Zelanda, Tahiti, la Papua Nuova Guinea, il sud della Cina fino ad arrivare alle Hawaii.

Curiosamente, non tutte le popolazioni la ingeriscono: anzi, proprio a causa della forma, il frutto della stella viene usato spesso come ornamento nelle pietanze.

Dolce o amara? Della carambola esistono due versione

La carambola può misurare fino a 15 cm ed ha una forma ovale. Solitamente ha cinque coste, ma si possono trovare esemplari che ne presentano quattro o addirittura otto.

La pelle è sottile e soffice e volge al giallo pallido opaco. Il ripieno è traslucido, sempre di colore giallo.I semi all’interno sono molto importanti: una volta che vengono rimossi, il frutto perde la sua freschezza nel giro di pochi giorni.

Esistono due tipologie di carambola: il frutto della stella aspro e quello dolce.Il frutto è completamente commestibile, compresa anche la pelle. Il ripieno è croccante ed estremamente succoso.

Non contiene fibre ed ha una consistenza simile all’uva. La versione dolce ha un gusto avvolgente, ma non è eccessivamente zuccherata.Al contrario, quella amara è difficile da descrivere: ricorda un misto di mela, pera e limone

La carambola si può preparare in diversi modi

La carambola nel sud-est asiatico è preparata in umido con spicchi d’aglio e zucchero.In particolare, in Cina viene utilizzata insieme al pesce, in Australia è cucinata a sé stante, mentre in Giamaica si consuma disidratata.Il succo del frutto della stella è usato all’interno di bevande fredde, specialmente quello della variante amara.In India, invece, il succo puro è considerato una prelibatezza.

Idee per deliziose granite ne abbiamo? Certo che si!

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