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Intollerante al lattosio: i sintomi da riconoscere

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Intollerante al lattosio i sintomi da non trascurare
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Oggi mi sono preparata il curd di nespole cosi lo possono mangiare tutti in casa. Hai il sospetto di essere intollerante al lattosio? Avverti dolori addominali, sensazioni di nausea o un fastidioso gonfiore di pancia che ti accompagna per tutta la giornata? Avventuriamoci tra i sintomi dell’intolleranza al lattosio, studiandone le cause con l’aggiunta di qualche piccolo consiglio da chi, come me, ne soffre purtroppo da anni.

Ricetta curd alle nespole

Preparazione curd alle nespole

Per la preparazione del curd iniziate sbucciando le nespole, poi lavatele e tagliatele in due, infine rimuovete il nocciolo. Conservate quest’ultimo in quanto può servire per preparare il nespolino, un liquore davvero delizioso. Ora inserite le nespole in una pentola, bagnatele con il succo di limone e scaldate a fiamma bassa in modo che si ammorbidiscano. Infine frullate il tutto per ottenere una crema abbastanza compatta. Poi aggiungete il burro chiarificato, la maizena e lo zucchero di canna.

Mescolate per fare scogliere tutti gli ingredienti ed amalgamateli per bene. Infine aggiungete qualche foglia di menta ben pulita, e lasciatela in infusione per circa 15 minuti prima di toglierla.

Ora sbattete le uova con una forchetta e aggiungetele al composto. Riaccendente il fuoco ma scaldate con il metodo a bagnomaria, mescolando il tutto con una frusta. Quando la crema si addensa sulla frusta, allora sarà pronta. Trasferite il curd di nespole in un barattolo di vetro igienizzato, poi capovolgetelo e fatelo raffreddare. Il curd è pronto per essere utilizzato.

Ingredienti curd alle nespole

  • 250 gr. di nespole mature
  • succo di mezzo limone
  • 80 gr. di zucchero di canna
  • qualche foglia di menta
  • 70 gr. di burro chiarificato
  • 1 cucchiaino di maizena
  • 2 uova.

Curd di nespole, una ricetta senza lattosio

Il curd di nespole è una variante della famosa crema anglosassone. Di base, infatti, il curd non viene realizzato con le nespole, che sono dei frutti poco reperibili a una certa latitudine, visto il loro legame con le zone mediterranee. Eppure le nespole risultano davvero adatte per la trasformazione in curd. Con questo termine, è bene specificarlo, si intende una crema acida ma allo stesso tempo dolce, realizzata con la frutta molto matura, lo zucchero, il burro e altri aromi. Può essere impiegata come farcitura dei dolci e in genere viene considerata alla stregua di un qualsiasi crema spalmabile. A dispetto del termine (curd significa “cagliare”) non è presente il latte né alcun latticino, ad esclusione del burro.

Le protagoniste di questa ricetta sono comunque le nespole, che si presentano con un sapore molto dolce e con una polpa croccante e succosa. Nonostante la portata zuccherina, le nespole forniscono poche calorie: siamo sulle 45 kcal per etto. In compenso sono ricche di vitamine e sali minerali, infatti spiccano per l’ottima presenza di vitamina C in concentrazioni simili agli agrumi. Le nespole, inoltre, contengono molto potassio e non sono prive di ferro. L’unico vero difetto di questo frutto è l’abbondante presenza di nichel. Se soffrite di intolleranze alimentare al nichel è opportuno valutarne con cura il consumo. Al massimo è possibile sostituire le nespole con frutti simili, ma privi di questo allergene.

Perché abbiamo usato il burro chiarificato?

Come ho già anticipato non esiste curd di nespole senza burro. Tuttavia a disposizione ci sono almeno due varietà di burro, che si differenziano radicalmente l’una dall’altra, ossia il burro standard e il burro chiarificato. Ebbene, per questa ricetta si dovrebbe utilizzare il burro chiarificato. La sua caratteristica principale è l’assenza di caseina, che aumenta la resistenza alle alte temperature e riduce la portata organolettica del burro, che in genere tende a coprire gli altri ingredienti.

Tra l’altro, il burro chiarificato è senza lattosio, a differenza di quello standard. Questo curd alle nespole, dunque, è indicato anche per chi non riesce a digerire il lattosio. Per quanto concerne l’apporto calorico siamo su livelli molto alti in quanto la caseina viene compensata dai grassi. Si tratta comunque di un falso problema, almeno rispetto al burro standard, proprio perchè si usano porzioni molto più ridotte. Un curd da quattro persone, che di base richiede molto burro normale, prevede solo 70 gr. di burro chiarificato.

Curd di nespole

Il ruolo della menta

Il curd di nespole non è il solito curd. Ciò è vero alla luce della presenza delle nespole, ma anche in virtù di alcuni ingredienti che non fanno propriamente parte della tradizione anglosassone. Il riferimento, tra gli altri, è alla menta. In questo caso si utilizza la menta proprio perché equilibra il sapore delle nespole, aggiungendo un tocco aromatico che smorza l’eccessiva dolcezza del frutto. In secondo luogo la menta aggiunge un tocco di colore, vivacizzando il curd sul piano estetico.

Ad ogni modo la presenza della menta è giustificata anche dalle sue proprietà nutrizionali, che sfociano nel terapeutico. La menta è un formidabile digestivo e un buon disintossicante. Inoltre, com’è noto, esercita una funzione antiemetica, riducendo lo stimolo del vomito. E’ anche un discreto analgesico e contiene molte vitamine e sali minerali.

Cos’è la maizena e quali sono le sue proprietà

Di norma il curd di nespole è arricchito da una sostanza addensante. Spesso si impiega la farina, ma nella stragrande maggioranza dei casi si opta per la maizena, che fa il suo dovere senza impattare sul piano organolettico. La maizena, per inciso, è semplice amido di mais, un ingrediente che si utilizza sovente per i dolci nella funzione di addensante (in alternativa alla fecola di patate).

L’amido di mais è ricco di sali minerali, quasi più delle farine. Si segnalano, infatti, buone concentrazioni di potassio, calcio e magnesio. Buono è anche l’apporto di fibre e sodio, contenuto in percentuali minime, che non intaccano il gusto dolce del curd di nespole. Per quanto concerne l’apporto calorico, siamo su livelli sostenuti, com’è giusto che sia: 381 kcal ogni 100 grammi di prodotto. Ciò non rappresenta un problema, viste le minime dosi di maizena che vengono impiegate. Tra l’altro la maizena è anche senza glutine, dunque può essere assunta dai celiaci.

Quando si manifestano i sintomi e perché

Innanzitutto è doverosa una distinzione tra allergia e intolleranza al lattosio: i sintomi possono assomigliarsi, ma gli apparati coinvolti sono totalmente diversi. Mentre le allergie coinvolgono il sistema immunitario, le intolleranze interessano unicamente l’apparato digestivo.

Non esiste una regola nel “quando” si manifestano i sintomi, in quanto possono interessare periodi diversi della vita. A volte i primi disagi si presentano già in tenera età (4/5 anni), mentre sono tanti i casi in cui si manifestano oltre i 30 anni. Un dato è certo: circa il 30% della popolazione italiana soffre di intolleranza al lattosio.

Ma perché si diventa intolleranti al lattosio? I fattori possono essere tanti e tra le cause scatenanti possono esserci:

  • ritmo di vita alterato
  • contaminazioni ambientali
  • poche attenzioni durante la gravidanza

Approfondiamo ora quali sono nel concreto i sintomi tipici dell’intolleranza al lattosio.

Parliamo dei sintomi dell’intolleranza al lattosio

I sintomi dell’intolleranza al lattosio, contrariamente a quella al glutine, riguardano unicamente l’apparato digerente e sono:

  • meteorismo
  • crampi addominali
  • nausea
  • diarrea
  • flatulenza

I sintomi, solitamente, insorgono dai 30 minuti alle 2 ore dopo l’assunzione di latticini, mentre gli effetti possono protrarsi anche per più giorni. È possibile essere intolleranti al lattosio anche se soffri solo di alcuni dei sintomi sopra elencati.

Se vuoi approfondire e sapere proprio tutto dell’intolleranza, visita questo articolo di approfondimento –> intolleranza al lattosio

intolleranza al lattosio sintomi

Pensi di essere intollerante al lattosio? Ecco cosa fare

Ti riconosci perfettamente nei sintomi elencati o in alcuni di essi? E, soprattutto, si presentano con regolarità ogni volta che consumi latte vaccino e formaggi? Probabilmente anche tu soffri di intolleranza al lattosio, ma dammi retta: non ti affidare unicamente alle tue autodiagnosi!

Per esperienza ti consiglio sempre il parere di un medico che possa aiutarti nel calibrare una dieta priva di lattosio, ma al tempo stesso equilibrata e che ti fornisca tutti i nutrienti di cui hai bisogno.

Purtroppo eliminare totalmente il lattosio non è un gioco: occorre prima di tutto sapersi districare tra gli scaffali del supermercato ed evitare tutti i cibi che potenzialmente possono contenerlo e, in secondo, ti servirà una dieta totalmente priva di lattosio, formulata da un professionista: quindi un medico nutrizionista.

Perché evitare la dieta fai da te? Principalmente perché eliminare il lattosio significa lasciare il nostro organismo totalmente sguarnito dall’apporto di calcio, minerale fondamentale per la salute delle nostre ossa e un nutrizionista sa come reintegrarlo efficacemente tramite altri alimenti.

Pensi di essere intollerante al lattosio? Quali sono i tuoi sintomi? Lascia un commento, sarò felice di risponderti!

Ricette dolci senza lattosio ne abbiamo? Certo che si”

5/5 (1 Recensione)
Riproduzione riservata

12 commenti su “Intollerante al lattosio: i sintomi da riconoscere

  • Lun 12 Ott 2015 | Genni Zennaro ha detto:

    Buonasera signora Tiziana , volevo un consiglio dnon riesco più a tollerare bene latte e derivati… il medico insiste che devo provare io e sulle mie basi mi farà esami ma è da tanto che vado avanti e da sola non ce la faccio più ho chiesto anche a mio fratello Daniele , e mi ha consigliato di cchiedere a lei …. quali alimenti posso provare x non rischiare di farmi del male da sola n. La ringrazio

    • Lun 12 Ott 2015 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve Genni se non tollera piu latte e derivati la prima cosa che le posso consigliare è di fare il breath test. Per la corretta esecuzione del test il paziente deve: Essere a digiuno da almeno 8 ore;
      Evitare di assumere qualunque tipo di antibiotico nelle due settimane precedenti l’esame;La sera del giorno precedente il test, consumare una cena a base di riso, carne (o pesce) e acqua ed evitare qualsiasi salume o insaccato, burro e margarina; Evitare di fumare fin dalla mezzanotte precedente all’esecuzione del test.
      Durante l’effettuazione del test si dovrà evitare di mangiare e di fumare. Si potrà assumere solo una piccola quantità d’acqua (mezzo bicchiere) naturale non gassata.

      E’ un test semplice e indolore. Poi mi faccia sapere il risultato e procediamo. Nel frattempo le dico che l’unica terapia per i pazienti affetti da intolleranza al Lattosio è l’esclusione dalla dieta degli alimenti contenenti il Lattosio per un periodo di tempo di almeno tre mesi. Mi saluti tanto Daniele e Nastinka!!!

      • Mer 17 Mar 2021 | Sonia ha detto:

        Penso di essere intollerante a volte secondo cosa mangio mi viene mal di stomaco nausea e vuomito e a volte la diarrea che strano sto prendendo il latte senza lattosio e ogni tanto mi sento male lo stesso

        • Ven 19 Mar 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

          Sonia le conviene rivolgersi a un professionista che valuti la sua anamnesi completa. Il medico ascolta un po’ la sua storia clinica e valuta il da farsi con esami specifici in base ai suoi disturbi senza farle perdere tempo e soldi. Nel frattempo che fa tutti gli accertamenti puo’ anche consigliarle una dieta provvisoria. Credo che sia la soluzione migliore. Buona serata

  • Dom 3 Gen 2016 | elisa ha detto:

    Salve, vorrei chiederle una cosa.. Da febbraio 2015 ho iniziato ad avere problemi con quasi tutti i cibi che ingerivo: Mal di pancia, crampi addominali, meteorismo ma la cosa peggiore è la dissenteria dopo ogni pasto. Da correre in bagno subito appena finito il pasto. Non si è capito ancora bene cosa la scatena. Ho scoperto un’ allergia al nichel e da poco ho scoperto l intolleranza al lattosio. Inoltre ho fatto gli esami per la celiachia ma devo rifarli perché non danno un esito soddisfacente. La mia domanda è : Può un intolleranza al lattosio trascurata crearmi questo fastidioso sintomo dopo ogni singola cosa che mangio?
    Grazie in anticipo..

    • Dom 3 Gen 2016 | Tiziana ha detto:

      Elisa io le consiglio di tenere un diario dettagliatissimo (se serve anche fai delle fotografie con il cell) di tutto quello che mangi. Metti anche l’ora e la reazione che accade. A distanza di due settimane vediamo di raccogliere dati e capire. Solitamente se accade dopo ogni pasto è sicuramente un alimento insospettato che ti disturba. A volte il nostro intestino messo sotto stress giornalmente va in confusione e ha bisogno di un periodo di dieta a rotazione per ripristinare un po’ il tutto. Ha bisogno di una pulizia….

      Ma il consiglio piu utile è quello di rivolgersi a uno specialista e non fare autodiagnosi e curarsi da soli

      • Dom 3 Gen 2016 | elisa ha detto:

        Grazie mille allora a risentirci presto..purtroppo pensano si tratti di colon irritabile..

        • Lun 4 Gen 2016 | Tiziana ha detto:

          E’ possibilissimo ma si puo’ curare e sistemare. Tranquilla!! Non si scoraggi. E’ un problema che si puo’ risolvere con il sorriso. Basta trovare il bravo nutrizionista che le stila un’anamnesi, ascolta la sua storia clinica e valuta il da farsi. Nel periodo dell’attesa dei risultati puo’ consigliare anche la dieta corretta da seguire. Keep calm

  • Mer 9 Mar 2016 | Cristina ha detto:

    Salve io sono intollerante al lattosio tollero piccole dosi di latte al giorno (solo nel caffè) e ho scoperto di tollerare sicuramente di più il latte del distributore a km zero ha idea del perché? Tra l’altro mi riferisce un amico che ha una piccola azienda agricola con distributore non sono l’unica grazie

    • Mer 9 Mar 2016 | Tiziana ha detto:

      Cristina io credo che i piccoli agricoltori e commercianti che curano amorevolmente il loro raccolto e i loro animali sono capaci di produrre alimenti più sani. Io conosco piccole realtà che concimano naturalmente i propri campi e fanno pascolare liberamente i loro animali. ultima frontiera nel mondo dei consumi contro lo spreco, che assicura un prodotto locale di elevata qualità ad un prezzo veramente conveniente.Con la filiera corta si incentiva il consumo dei prodotti del territorio (allevati e prodotti in loco), e si dà la possibilità ai consumatori di fare scelte consapevoli, più rispettose dell’ambiente: meno rifiuti inutili e una minore quantità di emissioni nocive nell’aria.

  • Gio 6 Apr 2017 | Emanuele ha detto:

    Salve, qualche mese fa dopo continui problemi intestinali , mi sono deciso tramite il mio medico di fare il test per Helicobacter Pylori, che è risultato positivo .

    Fatta la cura e conclusa da più di un mese e mezzo ormai .
    Ora mi succede molto spesso di avere crampi intestinali seguiti da diarrea dopo il consumo di alcuni tipi ti formaggi freschi e latte.
    Leggendo alcune cose online credo di aver sviluppato un intolleranza al lattosio .
    Vorrei sapere che test devo fare per capire e risolvere il mio problema .

    Attendo una suo risposta ..
    Grazie .

    • Gio 6 Apr 2017 | Tiziana ha detto:

      Emanuele i test per verificare l’intolleranza al lattosio sono due e trova la spiegazione dei due test qui nella sezione apposita

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