Buongiorno a tutti cari amici, oggi vi parlerò di una ricetta senza glutine gustosissima e salutare, capace di regalare un tocco di dolcezza in più alla vostra giornata.
La crostata di Kañiwa con salsa di rabarbaro bourbon e “Prugne California” è una chicca che scommetto non conoscevate.
Una ricetta di pasticceria molto particolare, decisamente originale e altrettanto gustosa, ma soprattutto ricca di ingredienti naturali e salutari come la farina di Kañiwa, il rabarbaro e le “Prugne California”.
Data la totale assenza di glutine nella farina di Kañiwa, che risulta molto simile alla Quinoa, questo dolce è consigliabile anche a chi come me, soffre di intolleranze alimentari.
Forse non tutti sanno che le prugne della California in realtà non sono delle prugne secche qualunque, bensì in quanto facenti parte del consorzio California Prune Board, esse rappresentano l’eccellenza della qualità e garantiscono incommensurabili benefici alla nostra salute consentendo un’alimentazione sana e salutare.
Infatti a tutela e salvaguardia di questo prodotto tipico è stato fondato il California Prune Board, che rappresenta 900 coltivatori e 26 confezionatori di prugne della California, una delle principali industrie agricole di qualità in tutto il mondo, la cui è di proteggere e sostenere la salute, la crescita e l’integrità del settore delle prugne della California.
Pesate che la California, contribuisce per ben il 99% in America e il 42% nel mondo alle forniture di prugne secche!
Ricche di vitamine, rame e manganese le prugne sono Naturalmente prive di grassi e zuccheri aggiunti, ma nonostante ciò hanno un sapore incredibilmente dolce.
E’ consigliabile mangiare abitualmente questi frutti in quanto sono ormai noti i poteri benefici che contengono.
Basti pensare che le Prugne California sono l’unico frutto intero secco ad aver ottenuto l’approvazione dalla Commissione Europea che ha addirittura confermato che mangiarne 100g al giorno contribuisce alla normale funzione intestinale, nell’ambito di una dieta e di uno stile di vita salutare ed equilibrato.
Grazie alla loro dolcezza le prugne secche anche sotto forma di purea possono essere utilizzate per sostituire burro o olio in prodotti da forno.
Utilizzare la purea di prugne negli impasti permette di sostituire fino alla metà dei grassi e a un quarto degli zuccheri nei preparati.
Disponibili tutto l’anno, poco costose e facili da portare con sé, le prugne secche, oltre a essere uno spuntino ideale in molte occasioni (a lavoro o durante lo studio, così come prima o durante l’attività sportiva), sono anche un versatile ingrediente alimentare, utilizzabile in ricette sia dolci che salate, che vanno dall’antipasto al dolce.
Viste tutte queste caratteristiche invitanti legate all’ingrediente principale di questa ricetta passo ad indicarvi l’occorrente per realizzare questa delizia studiata in collaborazione con Massimo Bonanomi
Ricetta con ingredienti particolari che non ho mai provato, mi piacerebbe proprio assaggiare questa crostata, un bacio
Miria è un prodotto straordinario questa farina! Oltre ad essere senza glutine e lattosio ha un retrogusto di nocciola…provala
Tiziana la farina di kaniwa non l’avevo mai sentita! In più darei non so cosa per trovare il rabarbaro fresco! Detto questo la tua crostata mi piace molto anzi, moltissimo! Spero di poterla provare!! un abbraccio
Io ho trovato il rabarbaro al mercato!! La farina di kaniwa invece mi e stata regalata dallo chef Giancarlo Morelli di ritorno dal suo viaggio in Perù
Amo scoprire nuove farine senza glutine, perché anche se non sono intollerante, mi piace provarle e scoprire sapori nuovi.
Belle stratificazioni e viva il rabarbaro!
E’ una farina straordinaria! Un po’ difficoltosa da trovare ma ne vale la pena di provarla
Una crostata molto invitante. La maggior parte degli ingredienti da te usati non l i conosco e sono sempre molto curiosa. Complimenti per la ricetta,
Ileana
In effetti la farina di Kaniwa è un esperimento anche per me. Ne ho sentito parlare e ho voluto provare ad usarla visto che è senza glutine. Poi ho avuto la fortuna che uno chef amico è andato in Sud America e mi ha fatto questo splendido regalo.
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