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Confettura di prugne e ciliegie: concentrato di bontà

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

confettura di prugne e ciliegie

Quale miglior modo di iniziare la giornata se non con una ghiotta confettura di prugne e ciliegie, stimolante golosità che ci ridà la carica, che mette a tacere tutto il malumore con il quale ci troviamo a convivere, nostro malgrado, al mattino.

La confettura, frutto di un lavoro che inizia dal momento della raccolta della frutta sino alla lavorazione finale, alimento che vorremmo fosse presente sulle nostre tavole, ci predispone in maniera del tutto naturale al buon umore, dandoci un valido aiuto a dare inizio alla giornata con più allegria.

Il primo pasto della giornata deve assicurare un apporto calorico adeguato, corrispondente al 20% della quantità di calorie di cui il nostro organismo abbisogna giornalmente. La confettura, in questo scenario, assolve a pieno a questo ruolo, apportando il giusto apporto di nutrienti che ci occorre ogni mattina.

Ciliegie: depuriamoci in maniera del tutto naturale

Il migliore veicolo per il nostro benessere è rappresentato dalla selezione di ingredienti sani e genuini, primi tra tutti, come è facile intuire, la frutta. Tra quelli che maggiormente si prestano alla preparazione delle confetture spiccano le prugne e le ciliegie, particolarmente utili per il benessere del nostro organismo, in quanto in grado di preservare le nostre difese immunitarie e garantirci un’adeguata protezione dalle infiammazioni.

Le ciliegie godono infatti di un potere antinfiammatorio particolarmente notevole, che le rende alimento da privilegiare nella cura degli stati dolorosi, in particolare di quelli a danno del nostro cavo orale, nonché di quelle che colpiscono il tratto gastrointestinale.

Le ciliegie sono altresì dotate di un potere diuretico non irrilevante, la ciliegia è, infatti, fortemente depurativa oltre a rivelarsi inaspettatamente antireumatica.

Prugne: un’inattesa fonte di vitamina C

Che le prugne godano di un incontestabile potere lassativo è notorio. Esse, difatti, sono portatrici di un notevole quantitativo di fibre, che, a parte facilitare l’eliminazione delle tossine dal nostro organismo, si rivelano in grado di diminuire i livelli di colesterolo cattivo dal nostro sangue.

Un’altra qualità che solitamente passa in secondo ordine è l’alto quantitativo di vitamina C contenuto in questi piccoli frutti, utile, in particolare, a tutti coloro che versano in condizioni di astenia o anemia essendo, in questo secondo caso, in grado di favorire l’assimilazione del ferro.

Stando poi a recenti studi le prugne godono di un lodevole potere antiossidante per il quale possono essere eguagliate ai mirtilli neri.

Ed ecco la ricetta della Confettura di prugne e ciliegie

Ingredienti per 3 vasetti

  • 1/2 kg prugne
  • 1/2 kg ciliegie
  • 300 gr zucchero di cocco
  • 1 dl succo di cedro
  • 1 cucchiaino cannella in polvere e 1 pezzettino zenzero

Preparazione

Sterilizzate i vasetti di vetro facendoli bollire, con i coperchi e le guarnizioni, prima in acqua per almeno 10 minuti e poi facendoli asciugare in forno caldo a 180° per circa 10 minuti.

Lavate e pulite le prugne e le ciliegie tagliandole a metà e privandole del nocciolo. Stendetele su di un canovaccio e lasciate asciugare.

Mettete la frutta pulita e tagliata in una pentola, aggiungete lo zucchero,il succo di cedro, lo zenzero pelato e tagliato a lamelle e la cannella. Fate cuocere a fiamma bassa per circa due ore. Mescolate spesso durante la cottura ed eliminate la schiuma che si forma con l’apposita paletta.

Una volta raggiunta la consistenza desiderata travasate il composto nei barattoli e chiudeteli ermeticamente. Potete usare un piccolo trucco per capire se la nostra marmellata è pronta: mettetene un  cucchiaino in un piatto e se non cola vuol dire che è pronta.

Rovesciate i vasetti a testa in giù e lasciate raffreddare. Conservate in luogo fresco e asciutto.

Se avete tante prugne potete pensare a preparare un Risotto alle prugne e pollo: il riso rivisitato in chiave originale, moderna e … per intolleranti!

risotto alle prugne e pollo

Non solo Confettura di prugne e ciliegie !

Il risotto alle prugne e pollo è una ricetta ideale per intolleranti che riesce a mettere davvero d’accordo tutti perchè realizzato mettendo insieme sapori dolci con altri più neutri ma corposi, creando un connubio di gustosa e salutare bontà. Gli ingredienti che rendono possibile questo accostamento sono le prugne ed il pollo che, in questa stravagante ed originale ricetta, la fanno da protagonisti assoluti.

C’è chi intende questo primo come un piatto unico completo a 360° e le ragioni sono facili da immaginare, visto che al riso viene abbinato il pollo, secondo per eccellenza diffuso e consumato in tutto il mondo, dall’Oriente all’Occidente e le prugne, che portano con sé il sapore e il profumo della frutta, per altro, tra la più dolce e saporita che esista.

Una miniera di nutrienti equilibrata e bilanciata

Le nostre nonne non avrebbero mai osato aggiungere al riso le prugne: in verità, la “moda” di unire insieme riso e frutta è tipico dei paesi orientali, avvezzi ad utilizzare i loro beni primari, la frutta appunto, per arricchire e valorizzare, sia in termini di gusto e colore, che in termini di nutrimento, la preparazione di piatti, rendendoli così pregiati ed originali.

Il risotto alle prugne e pollo dal punto di vista nutrizionale, è una vera bomba. Miniera di fibre, minerali, proteine e vitamine, apportati rispettivamente dal riso, dal pollo e dalle prugne, si può davvero affermare che a questo piatto non manchi proprio nulla per meritare un post di primo piano nella nostra dieta di tutti i giorni.

Questo piatto, inoltre, rende giustizia anche al desiderio, proprio di chi dedica il suo prezioso tempo in cucina, di ottenere una preparazione gradevole all’aspetto. Se è vero che “anche l’occhio ha la sua parte”, in cucina ciò si rende quanto mai inderogabile: è proprio l’aspetto di un piatto, infatti, a decretarne il successo o a suggerirne un giudizio non positivo.

Primo rimineralizzante e rinvigorente

La principale proprietà delle prugne, utilizzate in questa ricetta, è quella lassativa: la loro assunzione rappresenta un ottimo modo di prevenire la stitichezza. La ragione è da ricondurre alla presenza di fibre alimentari e di fruttosio, alle quali si aggiungono le apprezzabili proprietà del riso semi integrale, ricchissimo anch’esso di fibre ed altresì di vitamine, in particolare quelle del gruppo B.

Il risotto alle prugne e pollo rappresenta un primo piatto ideale da preparare in prossimità di cene o pranzi con amici, in alternativa alla classica, troppo spesso inflazionata, insalata di riso. Non tutti sanno che, nel corso dei secoli, la cucina a livello globale ha definito e sviluppato , a ben vedere, una serie di regole empiriche finalizzate ad ottenere combinazioni gradevoli al palato: tra queste, di certo, rientra l’accostamento tra dolce e salato.

Il Carnaroli, la varietà perfetta per i risotti

Il risotto alle prugne e pollo è un primo squisito, ma richiede una certa attenzione nella fase di scelta degli ingredienti. Il riferimento è proprio al riso, infatti se optate per una varietà sbagliata il risultato finale sarà poco gradevole, soprattutto in termini di texture. Per questo vi consiglio di andare sul sicuro usando il Carnaroli. E’ il perfetto riso da risotto, insostituibile soprattutto se la ricetta contempla molti ingredienti.

Perché il Carnaroli rende così tanto? Semplice, non scuoce e quindi è adatto alle cotture lunghe, che sono tipiche dei risotti. Inoltre tende ad assorbire i liquidi, e di conseguenza anche i sapori degli altri ingredienti. I risotti realizzati con il Carnaroli sono morbidi ma consistenti allo stesso tempo, in quanto i chicchi rimangono ben separati l’uno dall’altro. Il Carnaroli è una invenzione tutta italiana, in quanto è stato sintetizzato una settantina di anni fa dall’agronomo Ettore De Vecchi a partire dalle varietà Lavarone e Vialone Nano.

Un focus sul pollo

L’altro ingrediente fondamentale della ricetta è ovviamente il pollo. E’ la carne bianca per eccellenza, nonché la più consumata in assoluto. Non è solo una questione di reperibilità e di prezzi (spesso costa meno rispetto al manzo), ma anche e soprattutto di proprietà intrinseche. E’ buono e presenta un sapore poco complesso, accessibile a tutti. Inoltre è digeribile e poco grasso, a meno che non si consumi anche la pelle. Basti pensare che un etto di carne di pollo non va oltre le 110 kcal.

L’apporto di proteine è eccellente e associabile alle più accreditate carni bianche. Stesso discorso per i sali minerali, tra cui figura anche il ferro, fondamentale per mantenere il sangue ben ossigenato. In occasione di questa ricetta il pollo va tagliato a dadini e rosolato su un leggero soffritto di scalogni. Viene poi integrato nel riso a ridosso della cottura, insieme alla polpa di prugne.

Scalogno o cipolla per la confettura di prugne e ciliegie?

La scelta tra scalogno e cipolla è una domanda che molti si pongono, anche perché pare esserci un’accesa rivalità tra i fautori dello scalogno e i fautori della cipolla. Nell’immaginario collettivo i due bulbi sono intercambiabili. In realtà offrono sentori diversi e quindi dovrebbero essere impiegati in situazioni altrettanto diverse. Il riferimento è in particolare alla spiccata delicatezza dello scalogno, che si contrappone alle note solitamente pungenti della cipolla.

Ne consegue che lo scalogno va utilizzato soprattutto quando la ricetta propone un sapore delicato e si regge su equilibri particolari. E’ proprio il caso del risotto al pollo e prugne, che apporta note agrodolci e suggerisce l’uso dello scalogno al posto della cipolla. Dal punto di vista nutrizionale le differenze sono minime. Sia la cipolla che lo scalogno sono ricchi di vitamina A e di sali minerali abbastanza rari, come il selenio e lo zinco, in grado di supportare il sistema immunitario.

Perché manca il brodo?

Se avete già dato un’occhiata alla lista degli ingredienti, noterete che manca all’appello un ingrediente tipico dei risotti: il brodo. In genere il brodo funge da supporto alla cottura del riso e va aggiunto gradualmente, mano mano che viene assorbito dai chicchi. In questo caso si preferisce usare l’acqua calda. Il sapore del brodo, infatti, è alquanto marcato e risulterebbe poco consono ad ingredienti come le prugne, che offrono sentori agrodolci.

Per lo stesso motivo manca anche la mantecatura. Il burro e il Parmigiano, un abbinamento classico di tutti i risotti, nella migliore delle ipotesi coprirebbero il sapore delle prugne. Nella peggiore delle ipotesi, invece, conferirebbero delle note discordanti e sgradevoli. A fungere da mantecatura è la stessa polpa di prugne, che viene frullata per avere una texture utile ad ammorbidire il riso.

Come abbinare questo risotto alle prugne e pollo?

Il risotto alle prugne e pollo, nonostante abbia sapori decisi, rimane comunque un ottimo primo. Quindi dovrebbe essere abbinato a un secondo e a un contorno, se lo scopo è di creare un menù completo. Come fare? In merito avete ampio margine di discrezione, ma vi consiglio comunque di non sottovalutare alcuni principi. Per esempio, è preferibile associare a sapori delicati altri sapori delicati. In questo caso potrebbe tornare utile un leggero secondo ai ferri, che può essere di pollo o di manzo. Come contorno, invece, potreste proporre delle verdure alla griglia o delle classiche patate al forno.

In ogni caso vi consiglio di sperimentare, pur tenendo a mente la necessità di abbinare i sapori e di conservare un atteggiamento prudente, una regola essenziale quando in gioco vi sono i sentori agrodolci.

Ingredienti per 4 persone

  • 250 g di riso Carnaroli,
  • 450 g di petto di pollo,
  • 6 prugne fresche,
  • 2 cucchiaio di olio extravergine di oliva,
  • 1 scalogno,
  • q.b. sale e pepe

Preparazione

Lava le prugne, elimina il nocciolo e taglia la polpa a tocchetti raccogliendola in una ciotola. Taglia a dadini il petto di pollo e bagnalo con il succo di limone. Trita lo scalogno e mettilo a rosolare in una casseruola con l’olio caldo; versa nel recipiente anche il petto di pollo a dadini e lascialo rosolare, poi mettilo da parte. Versa nel fondo di cottura il riso e mescola per un minuto su fiamma vivace. Cuoci il risotto unendo poca acqua calda per volta. Quando mancano 5 minuti alla fine della cottura, unisci il pollo rosolato e la polpa tritata delle prugna, regolando di sale e di pepe.

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