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Le intolleranze e la scelta di cosa mangiare al ristorante

cosa mangiare al ristorante

Risposte, consigli e accorgimenti per affrontare con serenità la scelta di cosa mangiare al ristorante. Una guida pratica per chi soffre di intolleranze alimentari e vuole godersi un pasto al ristorante senza incorrere in spiacevoli conseguenze.

La domanda è fondamentale: recarsi al ristorante è un problema per chi soffre di intolleranze alimentari? Anzitutto, per rispondere, bisogna partire dalla conoscenza delle proprie intolleranze alimentari e soprattutto da come siano state diagnosticate.

Vorrei poi mettere in evidenza che non tutto il mondo sanitario conosce e riconosce l’esistenza delle intolleranze alimentari.

Proprio questo ho dovuto sentire durante una puntata speciale di Elisir, condotta dal dr. Mirabella in prima serata, nella quale un medico indicato come esperto ha asserito che le intolleranze sono una specie di “accumulo psicologico” di cui non tener conto nell’alimentazione!

Come comportarsi al ristorante nella scelta degli alimenti, quando si è intolleranti con diagnosi certa? Partiamo dal prendere in considerazione gli alimenti più frequenti tra quelli responsabili di intolleranze alimentari. Al primo posto metterei, per esperienza personale, il latte animale e tutti i suoi derivati.

Cosa mangiare al ristorante se si è intolleranti a latte e derivati

Cosa scegliere in questo caso nei menu proposti dal ristorante che abbiamo scelto? Evitare di orientarsi su tutto ciò che può contenere latte animale: per questo motivo è opportuno chiedere al cameriere se nella preparazione sia stato utilizzato o meno il latte e/o derivati, scartando di conseguenza scartare i piatti in questione.

Ricordiamoci però che anche nella scelta del ristorante occorre esser accorti, perché esistono già sulla piazza molti ristoranti che sostituiscono il latte animale con quello vegetale, come esistono ristoranti che cucinano senza glutine: questa possibilità consente ai celiaci di effettuare una scelta oculata e preventiva.

Sempre per chi è intollerante al latte animale, occorre ovviamente evitare condimenti a base di panna e burro, oltre ai formaggi in toto: il piatto di formaggi misti, per esempio, è assolutamente da evitare.

Con l’aiuto del ristoratore bisogna quindi analizzare la composizione di tutti i primi, in particolar modo, ma anche di alcuni desserts.

Cosa mangiare al ristorante se si è intolleranti al glutine

In sintesi è fondamentale chiedere informazioni sugli ingredienti utilizzati, almeno fino a quando anche in Italia non arriverà l’obbligo di indicare i contenuti per ogni singolo piatto: servizio che troviamo solo in alcuni ristoranti, che magari con il calcolo delle calorie presenti nella pietanza.

Se poi parliamo di celiachia la scelta diventa obbligata: i primi che siano a base di riso o mais in assenza di prodotti per celiaci (di solito indicati nei menu anche all’esterno dei ristoranti con il simbolo della spiga sbarrata) oppure saltare i primi e passare direttamente a piatti proteici di pesce e carne bianca o rossa con l’aggiunta di abbondante verdura di stagione.

Attenzione ai dolci in generale, anche a quelli al cucchiaio, e ovviamente a pane, focacce e pizze, fatta eccezione per la  farinata ligure.

Cosa mangiare al ristorante se si è intolleranti o allergici al ichel

Un pochino più complessa diventa la scelta in caso di intolleranza al nichel, perché gli alimenti da evitare sono tanti.

E inoltre bisognerebbe prendere in considerazione anche i recipienti utilizzati per cucinare (porcellana di rivestimento. antiaderente certificato e vetro pyrex).

Suggerirei in linea generale di prediligere cibi non elaborati nella cottura e comunque non troppo manipolati, quindi ortaggi freschi di stagione, evitando cibi conservati in scatola, frutta secca e legumi. In ogni caso che c’è di meglio di un piatto di cruditèes e un filetto di vitello saltato in padella ad hoc?

Se vuoi mangiar sano mangia col cervello e non con la pancia…ne acquisti in salute e lunga vita!

Un caso che sta facendo discutere.

Nik Bril, lo chef stellato contro le finte allergie. Di allergie e intolleranze, da qualche anno a questa parte, si parla molto. Devo dire per fortuna, altrimenti la mia vita sarebbe stata decisamente diversa e mi sarei trovato a vivere la cucina in maniera totalmente differente da come la vivo oggi. Queste novità senza dubbio positive per me e per moltissime altre persone nella mia situazione, hanno però un rovescio della medaglia molto serio degno di essere preso in considerazione.

Tante persone, infatti, vanno al ristorante dichiarando allergie o intolleranze con le quali non hanno nulla a che fare. Alla base di questa situazione ci sono motivi molto diversi, che vanno alla paura di dire che un piatto non è di proprio gradimento alla semplice ignoranza in materia.

A far discutere in merito è la recente presa di posizione di Nik Bril, chef stellato titolare del ristorante The Jane. Due stelle Michelin, è considerato uno dei migliori al mondo. Il suo proprietario e uomo simbolo, ha pubblicato qualche giorno fa una story Instagram molto significativa.

Dito puntato contro le richieste di modifiche ingiustificate dei piatti

Bril ha puntato il dito contro i clienti che chiedono continue modifiche dei piatti per via di allergie e altre restrizioni alimentari. Dopo una prima ondata di scalpore, ha chiarito affermando di essere contrario nello specifico all’atteggiamento di chi abusa di allergie e intolleranze di cui in realtà non soffre, con conseguente aumento inutile della mole di lavoro e dello stress del personale.

Per conto mio, non posso che riconoscere quanto affermato da Bril. La gente che dichiara di soffrire di allergie o intolleranze che invece non ha è tantissima ed è spesso spinta dalla paura ingiustificata di certi alimenti.

Nik Bril , non ha tutti i torti!

Quando si va al ristorante, bisogna essere molto sinceri in merito alla propria condizione. Adattare il piatto alle esigenze di un allergico, di un celiaco o di un intollerante costa lavoro e, di conseguenza, molti soldi. Il “dietro le quinte” del mondo della ristorazione nasconde fatiche e sacrifici che, molto spesso, i clienti non immaginano nemmeno! Non è davvero il caso di peggiorare la situazione. Ve lo chiede chi deve affrontare sul serio di convivere con certe restrizioni.

Dal canto loro, gli chef o chiunque si occupi della scelta degli ingredienti dovrebbero rendersi conto che, nonostante l’allarme indiscusso, c’è chi il problema lo ha effettivamente, e ha bisogno di piatti specifici per motivi di salute seri!

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